Nati nel 2014 grazie a
Francesco Natale (chitarra) ed Elena Ventura (voce), con l’intento di proporre
del robusto heavy metal, si completano successivamente con l’ingresso in
formazione di Francesco Gaetani (basso), Dave Passarelli (chitarra) e Tiziana
Cotella (batteria). Dopo il demo Swordwind,
in cui emergevano le influenze di Saxon e Warlock, i liguri riescono ad aprire
concerti per prestigiosi act come Lacuna Coil e Necrodeath e giungono ora con Howling wrath al debutto, stavolta per
la Red Cat Records, sempre attenta nell’individuare band emergenti di spessore.
Gli anni ’70 e ’80 vengono ancora presi come punto di riferimento, sigillati
dall’uso costante di riff e soli chitarristici, che incontrano una sezione
ritmica coesa e senza fronzoli, su cui spicca la prova della brava vocalist. Il
sound si riallaccia nuovamente a quello dei Warlock, dei grandi W.A.S.P.,
omaggia i Lizzy Borden e cita gli Stryper, richiami funzionali allo svolgimento
delle varie sezioni e che trovano nell’iniziale The Phoenix, nella strumentale Thasaidon
e nell’aggressiva Soulblighter i
momenti migliori del disco. L’heavy classico del quartetto guarda indietro, ma
produce brani convincenti, segno che il metal tricolore ha ancora delle piccole
ma ferree realtà che lottano per uscire dall’underground e la riproposizione di
alcune song già presenti nel demo è atto di fede verso composizioni di valore,
ancorate al solco della tradizione, rispettose di certi canoni che ancora oggi
fanno innamorare di certi suoni. Senza avere la pretesa di inventare nulla di nuovo,
gli Stormwolf, per tutta la durata del lavoro risultano vivaci all’interno di
un quadro tipico, dove i tòpoi espressivi ricorrenti producono comunque
qualcosa di gradevole, un atteggiamento che in questo genere viene spesso visto
come dedizione, una tenace costanza dal sapore epico e meritevole di un plauso.
(Luigi Cattaneo)
Fear of the past (Video)
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