Gli Armonite sono un
duo formato da Jacopo Bigi (violino) e Paolo Fosso (piano, tastiere e
composizione) e il nuovo And the stars
above (seguito di The sun is new each
day, disco che fu prodotto da Paul Reeve, già al lavoro con i Muse) vede la
partecipazione di una serie di ospiti tra cui Colin Edwin (conosciuto per la
sua militanza nei Porcupine Tree), Giacomo Lampugnani e Alberto Fiorani al
basso, Corrado Bertonazzi, Emiliano Cava e l’olandese Jasper Barendregt alla
batteria. La proposta, quasi interamente strumentale, vive sull’interplay tra i
due factotum della band, una musica capace di suggerire immagini, filmica nel
suo avanzare tra delicati momenti corali, frazioni classicheggianti e umori
progressive, una scrittura che tradisce l’amore di Fosso per le soundtrack e
che fa il paio con la distribuzione firmata dalla Cleopatra Records, etichetta
di Los Angeles. Gli Armonite, partendo da questi presupposti, scandiscono la
loro visione sonora districandosi in un melting pot interessante e soprattutto
sempre a fuoco (basti ascoltare l’ottima District
Red, con il violoncello di Marcello Rosa, la spumeggiante What’s the Rush o l’entusiasmante Blue Curacao), anche nei pochi momenti
cantati, tra cui spiccano The march of
the stars e Clouds collide,
entrambe con la particolare voce di Maria Chiara Montagnari. Da segnalare anche
due bonus track conclusive, la raffinata A
playful day, scolpita magnificamente da un quartetto d’archi e l’elegante
piano solo di The fire dancer. (Luigi
Cattaneo)
Blue Curacao (Video)
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