Mezz gacano è un
progetto di Davide Mezzatesta, musicista versatile influenzato da John Zorn e
Frank Zappa che con OzocovonobovO MMXX omaggia
OzocovonobovO del 2009, rivisitandolo
con una serie di special che hanno apportato il loro valido contributo lungo
tutto il lavoro. Il suo R.I.O. sa essere sia sperimentale che ironico, figlio
di Henry Cow e King Crimson, impreziosito dalla presenza della Self Standing
Ovation Boskàuz Ensemble, sestetto tutt’altro che secondario nella riuscita di
questa sorta di remake. La schizofrenia di Mezz Gacano diviene lampante in
episodi come Mjasa Jest Mjasa, con
Davide che duetta con Ruhi Nakoda alla chitarra, dando vita a un crossover tra
progressive, jazz e rock, a cui si unisce il sontuoso sax di Gianni Gebbia e le
intuizioni di Gianmartino Della Delizia alle tastiere e al piano. La lunga Pomoflower MMXX mostra un’attitudine più
aggressiva, che si sposa con fraseggi crimsoniani, parti atmosferiche e
ritmiche corpose, complice il valido lavoro di Melo Kiedis al basso e Nicko La
Juta alla batteria, con tanto di surreale coda finale che evapora in The sunny son of Blütenstaub,
maggiormente legata al R.I.O. e con gli efficaci contributi del sempre ottimo
Dave Newhouse (sax, clarinetto, organo e piano) e di Tommaso Leddi (sax,
trombone e batteria, conosciuto soprattutto per la sua militanza negli storici
Stormy Six e per aver collaborato con gli Yugen). Mi preme citare anche Ghozo, dove troviamo il sax jazzato di
Giorgio Trombino e Sunny son of Blütenstaub meez
Ubao e i Bioboi, conclusione a cui partecipa anche Luciano Margorani
(chitarra), che si unisce a Leddi (qui alla batteria) e Newhouse, diviso tra
tastiere e clarinetto. Sesto disco ancora una volta particolare e curioso,
ricco di sfaccettature e da ascoltare con la dovuta attenzione, una costante
della discografia di Mezz Gacano, consigliato soprattutto a quanti dal
progressive cercano soluzioni sperimentali e tratti avant. (Luigi Cattaneo)
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