giovedì 18 marzo 2021

MEZZ GACANO, OzocovonobovO MMXX (2020)

 


Mezz gacano è un progetto di Davide Mezzatesta, musicista versatile influenzato da John Zorn e Frank Zappa che con OzocovonobovO MMXX omaggia OzocovonobovO del 2009, rivisitandolo con una serie di special che hanno apportato il loro valido contributo lungo tutto il lavoro. Il suo R.I.O. sa essere sia sperimentale che ironico, figlio di Henry Cow e King Crimson, impreziosito dalla presenza della Self Standing Ovation Boskàuz Ensemble, sestetto tutt’altro che secondario nella riuscita di questa sorta di remake. La schizofrenia di Mezz Gacano diviene lampante in episodi come Mjasa Jest Mjasa, con Davide che duetta con Ruhi Nakoda alla chitarra, dando vita a un crossover tra progressive, jazz e rock, a cui si unisce il sontuoso sax di Gianni Gebbia e le intuizioni di Gianmartino Della Delizia alle tastiere e al piano. La lunga Pomoflower MMXX mostra un’attitudine più aggressiva, che si sposa con fraseggi crimsoniani, parti atmosferiche e ritmiche corpose, complice il valido lavoro di Melo Kiedis al basso e Nicko La Juta alla batteria, con tanto di surreale coda finale che evapora in The sunny son of Blütenstaub, maggiormente legata al R.I.O. e con gli efficaci contributi del sempre ottimo Dave Newhouse (sax, clarinetto, organo e piano) e di Tommaso Leddi (sax, trombone e batteria, conosciuto soprattutto per la sua militanza negli storici Stormy Six e per aver collaborato con gli Yugen). Mi preme citare anche Ghozo, dove troviamo il sax jazzato di Giorgio Trombino  e Sunny son of  Blütenstaub meez Ubao e i Bioboi, conclusione a cui partecipa anche Luciano Margorani (chitarra), che si unisce a Leddi (qui alla batteria) e Newhouse, diviso tra tastiere e clarinetto. Sesto disco ancora una volta particolare e curioso, ricco di sfaccettature e da ascoltare con la dovuta attenzione, una costante della discografia di Mezz Gacano, consigliato soprattutto a quanti dal progressive cercano soluzioni sperimentali e tratti avant. (Luigi Cattaneo)


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