Secondo album per gli
About:Blank, quintetto formato da Marco Venturelli (voce), Alessandro Ambrosio
(chitarra), Francesco Mazziotti (chitarra), Enrico Scorzoni (basso) e Raul
Zannoni (batteria), che con Anthology of
a cave firma un album maturo e davvero molto interessante. I bolognesi
concepiscono un’opera che richiama alla mente i lavori di Steven Wilson, Pain
of Salvation, A Perfect Circle e Tool, con la parte elettrica che ben si sposa
con frangenti acustici, ed esempio ne sono brani come Giants, che ci mostra una band rodata e con ottime capacità di
songwriting, e la lunga Orpheo, memorabile
traccia di quasi 8 minuti. Ro-Both presenta
una prima trama più vicina al crossover, peraltro accuratamente maneggiata
dalla band, Autoimmune disease si
carica di malinconia, mentre Mirror
mountain non fa altro che confermare quanto gli emiliani siano attenti a
trovare i giusti accorgimenti melodici all’interno di strutture complesse e
articolate. The cave è un altro
momento molto intricato ma al contempo suggestivo, che fa il paio con Unnecessary, una doppietta che mostra
tutta la qualità d’insieme del collettivo, un lavoro di squadra che è punto di
forza e collante di tutto il lavoro. Disco che si chiude con l’atipica One more, un brano crossover tout court,
quasi una bonus track per quanto si allontani dalle atmosfere sin qui create ma
comunque gradevole epitaffio di un album intelligente e appassionante. (Luigi
Cattaneo)
Giants (Official Video)
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