giovedì 23 settembre 2021

GRANDVAL, Descendu sur terre (2020)

 

Dopo A ciel ouvert del 2016, tornano i francesi Grandval con Descendu sur terre, album uscito l’anno scorso che vede la formazione guidata da Henri Vaugrand (voce, basso, chitarra, tastiere) completata da Olivier Bonneau (tastiere, chitarra), Jean Baptiste Itier (batterista dei Nemo), Jean Pierre Louveton (chitarra, mellotron già con Nemo, JPL e Wolfspring) e una serie di abili chitarristi (Christophe Chalancon, Steph Honde degli Hollywood Monsters e dei Now or Never, Kevin Serra dei Quantum Legacy, Raffaele Spanetta degli Old Rock City Orchestra). Il concept, un intrigante viaggio sul rapporto tra uomo e natura, è una lunga partitura di prog psichedelico, che guarda ai Genesis ma anche alla scena attuale, complici i diversi ospiti citati, che sono stati bravissimi nel colorare con la loro personalità le undici tracce del disco. La brillante scrittura di Vaugrand risulta equilibrata e funzionale al racconto messo in campo, e la lunghezza del prodotto, circa 70 minuti, con il passare degli ascolti diviene sempre più familiare, anche per via di una discreta variabilità delle soluzioni trovate dalla band. Nella tradizione del prog d’oltralpe di Ange, Mona Lisa, Asia Minor e Carpe Diem, ma con uno sguardo sul contemporaneo, Descendu sur terre sprigiona sin da subito la magnificenza del prog sinfonico con l’introduzione strumentale di Exondation, con la chitarra di Honde che tratteggia scenari di classica bellezza, un bel biglietto da visita che spalanca le porte alla lunga Un nouveau destin, 9 minuti in cui anche il nostrano Spanetta si rende protagonista di una prova maiuscola. La brillante melodia della title track e il folk progressivo di La vie, pourtant, la vie (con l’apprezzabile coppia Louveton-Chalancon) sono altre due perle di questo lavoro, che si chiude con la rivisitazione di La maison de Men-Taa, brano tratto da Rock Puzzle dei monumentali Atoll, altra band che ha influenzato la musica di Vaugrand e Bonneau, nonché ideale finale di un album elegante e raffinato, per una formazione che vedrei bene nella prossima edizione del festival prog di Veruno. (Luigi Cattaneo)

Un nouveau destin (Video)



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