Uscito nel 2020 sempre
per Andromeda Relix, Life è il secondo album degli In-Side, band di cui
avevamo parlato ai tempi del debutto e che torna davvero in forma, suggellando
con un disco molto valido un periodo dove probabilmente la creatività a raggiunto
livelli ragguardevoli. Il quintetto composto da Saal Richmond (tastiere e
synth), Beppe Jago Careddu (voce), Abramo De Cillis (chitarra), Gianni
Cuccureddu (basso) e Marzio Francone (batteria) si muove con cura lungo i
binari di un A.O.R. muscolare e raffinato, sin dall’iniziale doppietta formata dalla
title track e da Trapped in a memory, dove non manca qualche riferimento
al prog, che non guasta e finisce per donare maggiori sfumature al sound
complessivo. Lo spirito ottantiano della band permea I remember e No
hell, brani che confermano l’approccio melodico dei piemontesi e le ampie
doti individuali di cui sono in possesso, un easy listening tutt’altro che
banale, viste le sfumature di colore dell’ottima Save your mind e della
successiva Made of stars, brillante esempio dello stile portato avanti
dalla band. Le conclusive Test my love e Eyes don’t lie si
muovono tra classicità e impulso rock, completando di fatto 45 minuti dove le
atmosfere rimandano ai Toto, ai Work of Art e ai Fortune, un concentrato maturo
che attinge non solo dall’A.O.R. ma anche dal pump rock, dall’hard rock e dal
progressive, per un risultato finale fresco e altamente godibile. (Luigi
Cattaneo)
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