Secondo full per i Siylit
(al suo interno membri di Arthemis e di Sickbed, due ottime realtà del nostro
underground), che firmano con questo Disinformation Paradox (uscito nel
2021 per Volcano Records) un disco che unisce thrash, crossover e core, tra
Machine Head, Sepultura, Pantera e Korn. Un calderone potente e ricco di
groove, arricchito da un suono praticamente perfetto, molto curato e
professionale, figlio anche del lavoro svolto ai Rogue Studios di Londra. L’impianto
generale è assolutamente intrigante, con i riff serrati dei chitarristi Matteo
Ballottari e Andrea Franzoni e le ritmiche solide del duo formato da Matteo
Galbier al basso e Paolo Perazzani alla batteria, che sostengono la prova di
Christian Ambrosi, vocalist capace di passare da momenti di furia ad altri
maggiormente ponderati. L’alternanza di fraseggi brutali e oscuri, con altri
decisamente melodici, risulta efficace, elementi che si snodano in brani
cardine dell’album come Who’s to blame, Hold back time, Right
here, right now e la title track, che trattano anche temi tutt’altro che
banali. Disinformation paradox conferma la capacità dei veneti di
costruire trame convincenti e di tenere alta la tensione per tutto il disco,
cosa non da poco visto il genere proposto. (Luigi Cattaneo)
Prophets of hate (Video)
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