È sempre un piacere
scoprire band giovani e sconosciute muoversi con piglio certo e una forte dose
di concretezza, proprio come il quartetto Azan Mallory, band formata da Elia
Albertini (chitarra), Johana (batteria), Marco Munari (basso) e D (tastiere). Il
primo capitolo della loro discografia, Mercury Cazimi del 2023, è un
concentrato di progressive rock e post strumentale, non solo suonato con
perizia ma anche scritto e registrato in maniera sorprendente. Sin dalle prime
note di Sandness mi sono trovato in un viaggio sonoro fatto di
malinconia, energia e profondità di idee, tutto realizzato con cura e pathos,
aspetti che emergono netti nel corso del disco. Le lunghe fughe di Bended,
la struttura avvolgente di B&B e le ricche articolazioni di B
side, sono lì a dimostrare il grado di cura che ha portato gli emiliani ad
incidere un album davvero raffinato ed elegante. La chiusura di Linx,
per la quale è stato girato anche un video, è la giusta conclusione di un
esordio convincente e maturo.
Linx (Official Video)
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