Concept album diviso in
due parti (la prima in inglese, la seconda, con gli stessi brani, in italiano) per
Paola Tagliaferro e La Compagnia dell’Es, un disco concettualmente ricco,
profondo, ispirato dalle idee del filosofo Rudolf Steiner, espresse con
personalità da un gruppo di musicisti straordinario, formato da Pier Gonella
(chitarrista di Necrodeath, Vanexa e Mastercastle, giusto per citare qualche
band, nonché co-autore dei pezzi del disco, per l’occasione anche bassista e importante
collaboratore degli ultimi progetti di Paola), Luca Scherani (tastierista,
attivo con Trama, Hostsonaten, La Coscienza di Zeno, Lucid Dream, Periplo) e
Andrea Orlando (batterista già con Finisterre, La Coscienza di Zeno, La
Maschera di Cera). Una band di interpreti notevoli, con la voce della
Tagliaferro al centro del racconto, sempre più a suo agio dopo le ultime due
uscite dedicate a Greg Lake (tramite Manticore Records), ferrea nell’affrontare
la sfida di registrare un album utilizzando due idiomi diversi tra loro. I temi
sviluppati dal quartetto, il viaggio astrale e immortale dell’anima, i pianeti
del sistema solare, l’eternità, vengono enfatizzati attraverso un delicato folk
rock progressivo, etereo e soave, spirituale e tenue. Il suono delle sfere/The
sound of the spheres è quindi un’opera affascinante, suggestiva, figlia di
una ricerca antroposofica decisa, che ci catapulta in atmosfere sospese come l’argomento
trattato, con l’antica chiave egizia, l’Ankh, punto di partenza della potente
narrazione, mistica e visionaria. (Luigi Cattaneo)
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