sabato 13 settembre 2014

ENTITY, Il Falso Centro (2013)


Il progetto Entity ha radici lontane, tanta è la strada che i membri del gruppo hanno fatto per arrivare alla pubblicazione di Il Falso Centro, partendo dagli anni ’90 (era il 1994 per la precisione) e dalla riscoperta per certi suoni e certe sensazioni che affioravano in maniera sempre crescente anche in Italia. E poi c’è la Sardegna, la terra d’origine, non propriamente un luogo fertile per il genere, neanche negli anni ’70, quelli dove il prog si suonava un po’ ovunque (ma Salis e Cadmo andrebbero recuperati…). Dopo un periodo di pausa (in precedenza erano stati pubblicati Il Naufragio della Speranza nel 1999 ed Entità Doppia nel 2002), gli ultimi anni sono serviti per raccogliere le giuste idee condensate in questo disco a tratti sorprendente. Nulla di particolarmente nuovo ma la solidità dell’impianto, il gusto per gli arrangiamenti e la giusta interazione musica/testi fa di questo ritorno qualcosa su cui è giusto soffermarsi con la dovuta calma. Il concept si sviluppa attorno ad un sound ricco e stratificato, impegnativo ma mai criptico o auto indulgente e le liriche raccontano di una ricerca umana e di quanto sia impegnativo arrivare alla centralità della vita e del percorso complicato per trovare un punto solido e certo. Una sostanziale spettralità e disillusione che si percepisce chiaramente anche tra le trame sonore che costellano buona parte di Il Falso Centro. Un alone dark che sospinge l’opera, racconto noir di un uomo che si perde per poi ritrovare la speranza e forse un proprio equilibrio. Gli Entity descrivono tutte queste emozioni e gli svariati stati d’animo del protagonista attraverso un prog rock settantiano, vintage ma non nostalgico, sinfonico e caratterizzato dalle tastiere emersoniane ma anche figlie della grande lezione di Vittorio Nocenzi di Mauro Mulas, membro storico e bravissimo leader dei sardi. Ma è tutta la band a proporsi con ottimi spunti, a partire dal duo ritmico formato da Gigi Longo (basso) e Marco Panzino (batteria), così come convincono le prove di Marcello Mulas (chitarra) e Sergio Calafiura (voce). Il gruppo chiama in causa nomi celebri come King Crimson, Van Der Graaf Generator e Banco del Mutuo Soccorso ma ha un’ascendenza jazz rock in alcuni passaggi che può permettere loro di allargare i confini della proposta in futuro. Per ora godiamoci questo nuovo e pregevole Il Falso Centro. (Luigi Cattaneo)

L'armatura (Video)

  

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