(dipinto creato dall'artista milanese Lorena Trapani con colori acrili su cartone telato (30x40)
Un album di due chitarristi che può impressionare e appassionare anche chi musicista non è. Questa in estrema sintesi Chasing Tales del duo formato da Pete Oxley e Nicolas Meier, un lavoro di coppia in cui il jazz acustico è la base di partenza per tracciare linee sonore in grado di valicare certi steccati. Pubblicato ad inizio 2015 dopo mesi di attività comune, Chasing Tales si presenta come un prodotto solido e abbastanza dinamico, con composizioni ricche di grazia qualunque sia il tipo di chitarra utilizzato (steel, synth, elettrica, acustica, nylon e diverse altre…). Difficile non parlare bene di un operazione di questo tipo, generosa di picchi melodici calibrati e di naturale bellezza armonica, similare per intensità a quanto espresso da grandi maestri come John Mclaughlin, Pat Metheny o Michael Hedges. Un sound attuale che parte dal Regno Unito per toccare vette latine e mediorientali, un percorso in cui lo stile dei due si fonde, dialoga, racconta tracciando traiettorie di grande luminosità, spontanee ma articolate, sfaccettate ed estremamente “calde”. Una resa live che evidenzia ancor di più il misurato interplay creatosi tra i due, un incontro capace di trasportare chi ascolta, uno sguardo contemporaneo sul jazz nato dall’unione tra due chitarristi non solo capaci tecnicamente ma soprattutto forieri di grande gusto melodico. Dopo Travels to the west del 2012 la coppia fornisce un’altra prova di spessore, costruzione in bilico tra impennate virtuose e pura emozionalità, ballate delicate e momenti leggermente più spinti. Chasing Tales è un raffinato e piacevole incontro tra jazz, sprazzi classici, variazioni etniche e tropical che può davvero rappresentare una piccola sorpresa per gli amanti di certe sonorità. (Luigi Cattaneo)
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