venerdì 26 gennaio 2018

TAZEBAO, Opium Popoli (2017)



Opium Popoli è il primo album dei Tazebao e nasce come manifesto contro ogni fondamentalismo religioso ed estremismo ideologico e lo fa per mezzo di una vicenda lontana nel tempo, ossia l’eresia Catara e la nascita dell’inquisizione. Ambiziosi e con una storia affascinante da raccontare, Gigi Cavalli Cocchi (batterista con Mangala Vallis, Pechino Politic, Clan Destino/Ligabue e Moongarden tra gli altri), Gianni Venturi (voce di Altare Thotemico e Vuoto Pneumatico), Valerio Venturi (basso degli Altare Thotemico), Luigi Cassarini (tastiere) e Nik Soric (chitarrista dei Lady Godiva) uniscono con una certa sicurezza new wave, cantautorato colto e inflessioni prog (che diversi di loro hanno nel D.N.A. d’altronde), elemento questo però non predominante come si potrebbe pensare e che favorisce la creazione di strutture smaccatamente rock che dovrebbero trovare spazio anche nelle radio di settore, se fosse possibile ovviamente. Un disco non solo da ascoltare ma da leggere pure, perché la tematica trattata con nobiltà d’animo dal vocalist è tutt’altro che banale e fa ovviamente molto pensare l’ascoltatore, anche perché risultano interessanti i richiami al momento storico attuale. Lasciate da parte le pulsioni jazz prog degli Altare e i vari progetti progressivi del grande Cavalli Cocchi, i Tazebao puntano moltissimo sull’impatto di brani poeticamente duri, vedi l’ottimo inizio di Caedite, melodica ma tirata. Ecce homo parte da Giordano Bruno per criticare l’idiozia del nostro essere, mentre la title track continua nel percorso seducente e suggestivo sin qui intrapreso. Vira su territori più prog L’inquisitore, senza però strafare in tal senso, ma è solo un passaggio, perché già Occitania torna a viaggiare su sentieri cari ad un certo rock cantautorale dal sapore vintage. Bellissima anche la morbida Omnia Munda Mundis (con parti in latino), così come colpisce la vibrante carica emozionale di Reincarnazione. La piacevolissima Rex Mundi e la conclusiva La Via Catara rappresentano il buonissimo finale di un platter caldo, in cui la forma canzone sa essere raffinata e potente in ogni suo aspetto, fatta di contenuti e idee che non possono lasciare indifferenti. (Luigi Cattaneo)
 
Album Trailer
 


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