Opium
Popoli è il primo album dei Tazebao e nasce come manifesto
contro ogni fondamentalismo religioso ed estremismo ideologico e lo fa per
mezzo di una vicenda lontana nel tempo, ossia l’eresia Catara e la nascita
dell’inquisizione. Ambiziosi e con una storia affascinante da raccontare, Gigi
Cavalli Cocchi (batterista con Mangala Vallis, Pechino Politic, Clan
Destino/Ligabue e Moongarden tra gli altri), Gianni Venturi (voce di Altare
Thotemico e Vuoto Pneumatico), Valerio Venturi (basso degli Altare Thotemico),
Luigi Cassarini (tastiere) e Nik Soric (chitarrista dei Lady Godiva) uniscono
con una certa sicurezza new wave, cantautorato colto e inflessioni prog (che
diversi di loro hanno nel D.N.A. d’altronde), elemento questo però non
predominante come si potrebbe pensare e che favorisce la creazione di strutture
smaccatamente rock che dovrebbero trovare spazio anche nelle radio di settore,
se fosse possibile ovviamente. Un disco non solo da ascoltare ma da leggere
pure, perché la tematica trattata con nobiltà d’animo dal vocalist è tutt’altro
che banale e fa ovviamente molto pensare l’ascoltatore, anche perché risultano
interessanti i richiami al momento storico attuale. Lasciate da parte le
pulsioni jazz prog degli Altare e i vari progetti progressivi del grande
Cavalli Cocchi, i Tazebao puntano moltissimo sull’impatto di brani poeticamente
duri, vedi l’ottimo inizio di Caedite,
melodica ma tirata. Ecce homo parte
da Giordano Bruno per criticare l’idiozia del nostro essere, mentre la title
track continua nel percorso seducente e suggestivo sin qui intrapreso. Vira su
territori più prog L’inquisitore,
senza però strafare in tal senso, ma è solo un passaggio, perché già Occitania torna a viaggiare su sentieri
cari ad un certo rock cantautorale dal sapore vintage. Bellissima anche la
morbida Omnia Munda Mundis (con parti
in latino), così come colpisce la vibrante carica emozionale di Reincarnazione. La piacevolissima Rex Mundi e la conclusiva La Via Catara rappresentano il
buonissimo finale di un platter caldo, in cui la forma canzone sa essere
raffinata e potente in ogni suo aspetto, fatta di contenuti e idee che non
possono lasciare indifferenti. (Luigi Cattaneo)
Album Trailer
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