giovedì 24 gennaio 2019

OPERA OSCURA, Disincanto (2018)



Esordio per i romani Opera Oscura, band guidata da Alessandro Evangelisti (pianoforte e tastiere già con gli OverWakingLife) e Alfredo Gargaro (chitarrista che abbiamo imparato ad apprezzare per la sua militanza negli Estrema Dura e negli Exiled on Earth, band di cui abbiamo parlato proprio da queste pagine), che con Disincanto hanno dato vita ad un lavoro a base di prog, heavy e dark. Accompagnati dalle voci di Francesca Palamidessi e Serena Stanzani, dalla chitarra classica di Andrea Magliocchetti, dal basso di Francesco Grammatico che si alterna con quello di Leonardo Giuntini e dalla batteria di Umberto Maria Lupo, il duo predilige un approccio compositivo fatto di suggestioni (La metamorfosi dei sogni), di storie narrate (A picco sul mare), di immagini che scorrono davanti agli occhi (Dopo la guerra). Anche le sezioni strumentali sono improntate sulla dicotomia tra spunti classici e fraseggi hard (Pioggia nel deserto), ma quello che permane maggiormente è un lirismo volutamente italico, aiutato da testi interessanti e che sanno descrivere senza risultare invadenti, lasciando l’ascoltatore regista principale delle visioni emerse. Dark prog, sinfonismi, dolci melodie, elementi che contraddistinguono i trenta teatrali minuti di Disincanto, in cui la drammaticità dei piccoli racconti espressi funge da collante per mantenere unitarietà di contenuto e di percorso. L’accoppiata Andromeda Relix/Lizard non fallisce nemmeno questa volta e sforna l’ennesimo lavoro di classe e qualità. (Luigi Cattaneo)
Album Trailer
  

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