venerdì 24 aprile 2020

COSIMO BIANCIARDI & INTIMA PSICOTENSIONE, I.P.T. (2019)



Cosimo Bianciardi inizia nel lontano 1992 ad occuparsi di musica, dapprima con gli Idra, e poi con i Kaostributo e i Le Mòn. Tra ep, live e qualche problema personale, la carriera di Bianciardi arriva fino ai giorni nostri, quando insieme agli Intima PsicoTensione pubblica per Red Cat I.P.T., un lavoro dove il toscano ha messo tutto sé stesso, ha affrontato i propri demoni, declinandoli  sotto forma di un rock cantautorale curato e rifinito, con alcuni elementi jazz e prog che potrebbero essere maggiormente sviluppati in un prossimo futuro. L’album è davvero molto interessante, sia nelle trame jazzate di Carnefice, che negli sviluppi introspettivi di Tutti i miei demoni e Bersaglio, con Cosimo (voce e chitarra), ben supportato da Fabrizio Orrigo (pianoforte, tastiere e chitarra), Leondardo Carbone (basso) e Umberto Bartolini (batteria). I testi si amalgamano perfettamente al tessuto sonoro, basti ascoltare La grande ipnosi (in cui troviamo Giulia Nuti alla viola e al violino) o Deserta (che mi ha ricordato i Litfiba di inizio anni ’90), racconti in cui vengono analizzate situazioni emotive, amori sbilanciati e sentimenti sofferti. Mi sento un meccanismo complicato e la delicata Il candore vengono nuovamente arricchite negli arrangiamenti dalla viola della bravissima Giulia Nuti, mentre in L’uomo obliquo fa la sua parte Massimo Fantoni alla chitarra overdrive, effetto che si sposa perfettamente con lo sviluppo della traccia. Esordio raffinato ed equilibrato, un ottimo punto di partenza per scenari prossimi che lasciano aperte più strade da seguire, con la complicità di un’etichetta sempre molto attenta ai talenti di casa nostra. (Luigi Cattaneo)

Il candore (Video)



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