Esordio per i Random
Clockwork, quartetto formato da Danila Monfreda (voce), Valerio D’Anna (synth),
Marco Mizzoni (chitarra) e Andrea Paesano (sequencer), che mette insieme
attitudine alternative rock, elettronica marziale e trip hop con naturalezza e
fluidità. Tra le influenze maggiormente ravvisabili troviamo Depeche Mode,
Prodigy, Bjork e la nostrana Beatrice Antolini, riscontrabili in pezzi come Macula, dove i sintetizzatori assaltano
l’ascoltatore, e Felina, che si muove
agile tra impatto e cura melodica di stampo pop, ricordando anche i Moseek e i
Landlord. Seduce l’elegante title track, mostra trame industrial e dance Faster transmission, mentre Event horizon è un elettropop davvero
ben riuscito. The hopscotch accelera
notevolmente, tra ritmiche dancefloor micidiali, trip hop e pura elettronica, Memento invece conferma la capacità
della band di creare soggetti che sarebbero adatti anche al grande pubblico, ma
è tutto l’album a essere una riuscita miscela di suoni solidi e granitici.
(Luigi Cattaneo)
The hopscotch (Video)
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