Enio Nicolini si
cimenta in questa sua nuova avventura dopo le importanti esperienze con The
Black, Unreal Terror, Akron e Sloe Gin, gruppi che sin dagli anni ’80 hanno
portato l’abruzzese ha esplorare le varie coordinate del metal, senza
dimenticare incursioni nel doom e nel dark prog. L’anno passato è uscito per
Buil2kill/Nadir questo Cyberstorm,
sotto la sigla Enio Nicolini and The Otron, che vede il leader, impegnato al
basso, accompagnato da una formazione di tutto rispetto composta da Ben
Spinazzola alla voce, Sergio Ciccoli (Scala Mercalli) alla batteria e Former
Lee Warner all’elettronica. L’assenza di una chitarra non è una novità nella
carriera di Nicolini, che qui predilige sonorità heavy calate in un contesto
moderno, con i testi, di ispirazione sci-fi, che diventano un collante
fondamentale per la buona riuscita del lavoro, che pare quasi un compendio del
background artistico del bassista. Le varie anime musicali del curioso
musicista lasciano traccia nelle trame sofisticate di Iss Armada, che vede la partecipazione di Tiziana Radis dei Secret
Tales, così come nell’oscura Anthios e
nella martellante Nanoids in my head.
Voivod, Rammstein, Killing Joke, Blaze Bayley, sembrano alcune delle influenze
dietro pezzi come Night of the hunt o
Timeless love, ma Nicolini ha una
tale personalità che il tutto viene centrifugato in maniera originale e
consapevole. Ovviamente il basso è elemento preponderante e caratterizzante del
suono, sostenuto dall’impeccabile prova di Ciccoli, un duo che segna a fuoco
l’iniziale title track, ma anche le aggressive pulsioni di Ramses W 45 e Planet X.
Nicolini continua il suo percorso creativo dopo Heavy sharing, importante preludio dell’attuale Cyberstorm e dimostrazione di come Enio
non abbia nessuna intenzione di guardare solo al suo passato, ma preferisca
divertirsi nel creare situazioni sempre nuove e personali. (Luigi Cattaneo)
Nessun commento:
Posta un commento