Nuovo lavoro per Giuseppe
Calini, rocker di Legnano che con Polvere, strada e rock’n’roll arriva
al suo diciottesimo disco, ancora edito da Music Force e nuovamente carico di
rock italiano, quello di Ligabue e Vasco Rossi, sporcato in diversi momenti da
giri blues e rimandi alla musica made in USA. Calini sa indubbiamente scrivere
brani immediati e d’impatto, punta su tematiche care ad un certo stile e non
cerca di stupire con trovate ad effetto, rimanendo nell’ottica di costruzioni consuete,
tra riff semplici ed essenziali e strutture lineari. Il lavoro si lascia
indubbiamente ascoltare, soprattutto se non si cerca l’effetto sorpresa o la
novità, anche se forse mi sarei aspettato maggiore groove dal disco, aspetto
che emerge qua e là ma manca in alcuni momenti dell’album. Giuseppe dalla sua ha
però la palese volontà di guardare al rock senza artifizi, con testi che
arrivano al cuore del racconto (Spara, spara ancora ma anche Take me home e Good bye Route 66), una narrazione forse imperfetta ma
che non sporca il messaggio finale del milanese, con la sua passione per un’epoca
lontana, per un suono immortale, che l’autore riversa da più di 30 anni nei
suoi dischi, fatti di viaggi lontani, polvere, strada e r’n’r. (Luigi Cattaneo)
Biglietto per la vita (Video)
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