Quinto album per i Muffx,
pubblicato su Black Widow Records con il sostegno di Puglia Sounds, e registrato
quasi interamente live durante i due set tenuti dal gruppo il 21 agosto 2020 al
Palazzo Pignatelli di Galatone. La band formata da Luigi Bruno (chitarra e
voce), Alberto Ria (batteria), Mauro Tre (farfisa, Fender Rhodes e synth) e
Ilario Suppressa (basso), con Confini (secondo capitolo della Trilogia
delle Lame) prosegue il percorso iniziato con L’ora di tutti, album
strumentale del 2017 (uscito sempre per l’etichetta genovese), guardando al
progressive con una propria personalità e senza apparente nostalgia. Ne sono
esempio Ritual, suite di 18 minuti in cui si racchiudono
le influenze prog, jazz e psichedeliche dei salentini, Carovane,
grandissimo brano contaminato dal folk (complici le presenze di Claudio Giagnotti
dei Mascarimirì alla ciaramella e al nay, due antichi strumenti a fiato del
Mediterraneo e Gianluca De Mitri al marranzano, alle taccolette e alla darbuka,
una percussione tipica del Nord Africa, del Medio Oriente e dell’Asia centrale)
e L’ubriaco venuto dall’est, un curioso e brillante jazz rock fatto di
incalzanti tempi dispari. L’arte dei Muffx è decisamente immaginifica, e il
disco ha l’esigenza di narrare gli scontri sanguinosi avvenuti nel 1300 tra
Galatone e Fulcignano, due comunità in guerra per motivi politici, culturali e
religiosi. Non mancano momenti maggiormente legati alla forma canzone, come la
ballata L’istante prima (con qualche rimando alla P.F.M.) e Scelgo te,
episodio che chiude un album fatto di anima e suggestione. (Luigi Cattaneo)
Ritual (Video)
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