domenica 17 luglio 2022

NIFTY SEA, Nifty Sea (2021)

 

Nati nel 2019 ad Ancona, i Nifty Sea sono un trio formato da Filippo Micucci (chitarra e voce), Tommaso Conti (basso) e Riccardo Frati (batteria), davvero molto interessante e con un potenziale, anche radiofonico, notevole. Difatti, se si pensa al successo di un gruppo come i Maneskin, diviene insopportabile pensare che Hype, Margot o I wish I could, non possano attraversare la barriera, sempre più fitta, tra underground e mainstream. Per fortuna ci sono realtà discografiche che ancora lavorano pensando alla qualità della proposta, e la Red Cat Records, di cui recensiamo le uscite da anni, è una di quelle, basti pensare ad alcune band che popolano il rooster dell’etichetta, come Finister, Upanishad o Estetica Noir (giusto per citarne qualcuna). L’alternative dei Nifty Sea si sposa con l’amore per il rock dei ’70 e con quello contemporaneo di Muse e Wolfmother, vive di qualche frangente più duro ma sempre estremamente curato melodicamente, forti di doti tecniche palesi e di una certa qualità di scrittura, caratteristiche che si palesano lungo le trame della ballad The one e nell’arrembante capolavoro di Change my desire. Tutto pare funzionare egregiamente, dalle ritmiche strutturate alla voce multiforme di Filippo, ottimo chitarrista sia nei riff che nei soli, che sovente si tingono di rock blues, cosa che accade pure in What should I do, altro episodio molto gradevole, all’interno di un esordio che stupisce per continuità e livello compositivo. Poco più di 45 minuti che nulla hanno da invidiare a band estere o decantate dai più, nella speranza che questa ennesima realtà del sottobosco nostrano possa avere sul serio le carte per giocarsi la partita. (Luigi Cattaneo)

Change my desire (Live)



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