Conosciuto per i suoi
trascorsi con Hyperion (due ottimi dischi qui recensiti) e Imago Imperii, nonché
per essere stato il chitarrista di Paul Di’Anno dal 2002 al 2005, Luke Fortini
si ripresenta con un album dal titolo piuttosto esplicito, Technical
supremacy, dove si erge a protagonista assoluto con il suo strumento in un ambito
prevalentemente neoclassico (chi ha detto Malmsteen?) ma con spunti
progressive. Ovviamente il lato prettamente tecnico è dominante su tutto il
resto, compresa composizione e arrangiamento, all’interno di un contesto dove l’autore
si è occupato di registrare tutto in piena solitudine (vedi anche batteria
elettronica che non sempre ho apprezzato). Tra alti e bassi ci si trova
dinnanzi ad un lavoro mediamente gradevole, che unisce tradizione heavy, epic e
melodie classiche ma che proprio per la forte specificità della materia mi
sento di consigliare soprattutto ai fan del genere, che potranno sicuramente
apprezzare le enormi doti in possesso di Fortini. (Luigi Cattaneo)
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