mercoledì 11 gennaio 2023

STERBUS, Solar barbecue (2022)

 

Ci ha abituati a improvvisi cambi di rotta Emanuele Sterbini, in arte Sterbus, dopo gli esordi alternative, i passaggi crossover e prog dell’ispirato Real Estate/Fake Inverno e le influenze folk di Let your garden sleep in, ora è la volta di Solar barbecue, un ep prevalentemente strumentale dove il progressive diviene elemento molto più marcato rispetto al passato, seppure, è bene dirlo, non ci troviamo dinnanzi ad un disco sinfonico, quanto più ad un lavoro dinamico e vivace, ennesima evoluzione della musica di Sterbini, che da l’impressione di essersi molto divertito nell’assemblare questa sua ultima fatica, omaggio a questi anni spesi nell’underground. Non manca qualche riferimento a Zappa e Tim Smith, ma anche al jazz e all’hard, che fanno di Solar barbecue un’antologia mutevole e multiforme, ricchissima di sovraincisioni ed elaborata secondo criteri ben precisi (basti ascoltare Back to black delivery, con i fiati e l’organo a tracciare trame R.I.O.). Per non farsi mancare nulla Emanuele in Ruben, Raja, Lieve, Nike si abbandona ad un soggetto vicino al Breznev Fun Club di Rocco Lomonaco, mentre proprio Frank Zappa viene citato in Big Daisy. C’è anche qualche inedito, la brevissima Billa (per flauto e clavicembalo), introduzione sofisticata che innesca The great wallop dollop, decisamente più carica di vibrazioni rock. (Luigi Cattaneo)

The great wallop dollop (Video)



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