domenica 1 gennaio 2023

OLOGRAM, La nebbia (2022)

 

Dietro il progetto Ologram si cela Dario Giannì, bassista che abbiamo conosciuto per i suoi lavori con gli Anèma (nonché fondatore degli Ydra), qui autore di un concept suggestivo e intrigante. Oltre al basso Giannì sviluppa un suono marcatamente progressivo attraverso l’uso delle tastiere, facendosi coadiuvare nei vari episodi da diversi musicisti e cantanti, tutti bravissimi nell’assecondare la fantasia del siciliano. Dopo un intro strumentale la title track ha un attacco hard prog, salvo poi sfociare in un più classico brano progressivo, capace di unire pulsioni settantiane e anima anni ’80, quella di Marillion e Pendragon, anche grazie al moog di Roberto Giannì e alla presenza di Matteo Blundo (diviso tra viola e violino in diversi momenti del disco). Vetro di rame segue ottimamente lo spartito, Mediterraneo trasporta lontano grazie alla capacità di narrare, una forma canzone immaginifica e progressiva che anticipa Strane voci, più dura e aggressiva. Straniero ricalca lo stile della P.F.M., Una rotta verso est è l’apice del disco per intensità ed emozione, mentre Il ritorno è lo strumentale che chiude l’album, una sorta di outro perfetta per tirare le somme di un esordio curato e raffinato. (Luigi Cattaneo)

La nebbia (Video)



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