È un vero piacere
ritrovare i Circus Nebula dopo l’omonimo esordio del 2017, un disco dove
emergeva netta la passione per l’hard & heavy, portata avanti per ben 30
anni e condivisa sul palco con band come Dogs D’Amour e Death SS. A rendere giustizia
al quintetto formato da Mark Ash (voce), Alex The Juggler (chitarra), Bobby
Joker (batteria), Michele Gavelli (tastiere) e Deva Silence (basso) è però l’ultimo
arrivato, The second coming, edito
nel 2022 dall’Andromeda Relix di Gianni Della Cioppa. Il passo in avanti del
gruppo di Forlì in termini di songwriting, sicurezza e cura del particolare
appare evidente sin dalle iniziali note di Jerusalem’s
lot, 23 minuti perfetti, in cui troviamo le varie anime dei Circus Nebula,
una memorabile suite divisa in 7 movimenti che si sviluppa tra metal,
progressive e psichedelia. Potentissima e oscura Burn witch burn, mentre le distorsioni di Coulrophobia ci conducono prima alla nera psichedelia di Sleepin’ gods lie, e poi alla frenetica Age of reckoning. La conclusiva Burnin’ tree ci riporta al progressive,
ottimo epitaffio di un album a tratti clamoroso per bellezza e intensità, un
lavoro che meriterebbe davvero una visibilità maggiore e un sostegno totale da
parte di quanti ascoltano questa musica. (Luigi Cattaneo)
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