Uscito
sul finire del 2022, Inner core è
l’ultimo album di Gaia Mattiuzzi, un disco dove il jazz incontra l’elettronica
dando vita ad un album dal forte respiro internazionale. Con la Mattiuzzi
(voce) troviamo Alessandro Lanzoni (pianoforte), Gabriele Evangelista
(contrabbasso) e Enrico Morello (batteria), oltre ad una serie di ospiti che
hanno donato consistenza ad un’opera che va assimilata con la dovuta
attenzione, viste le tante idee messe sul piatto. Gaia in questa sua seconda
uscita utilizza un linguaggio contemporaneo dal sapore progressivo, attuando
uno studio sulle liriche di James Joyce che risulta perfettamente convenzionale
al lavoro certosino sui suoni sviluppato dall’ensemble, con la voce che scava
nello spettro timbrico, costantemente alla ricerca di maggiori possibilità
espressive. Calix riprende una
composizione di Phil Miller e Robert Wyatt e vive dell’apporto creativo del
pianista Alfonso Santimone, che ha elaborato la parte elettronica in post
produzione. Espediente che ha marchiato anche le ottime The last flower in my hair (Philipp Gropper al sax, Elias
Stemeseder ai synth e Ludwig Wandinger all’elettronica), About the end of love (in questo caso il vestito elettronico è di
Wanja Slavin) e Winds of may (frutto
dell’incontro con il producer Grischa Litchtenberger e Gropper). Inner core è anello di congiunzione tra
elegante elettronica, vibrante jazz, pulsioni classiche e spirito avant, un
altro tassello nell’evoluzione del percorso della Mattiuzzi, che ha firmato un
lavoro di grande sostanza, impeccabile nei contenuti per tutta la sua durata e
trasversale come solo i grandi sanno fare. (Luigi Cattaneo)
The last flower in my hair (Video)
Volentieri scriverei due righe per questo album ! A presto
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