Uscito sul finire del 2020,
Hari Ketiga è l’ennesima perla firmata da Dwiki Dharmawan, compositore
di cui abbiamo spesso decantato le lodi da queste pagine. Un’opera in 9 atti,
esempio di sperimentazione libera, un concept svincolato da qualunque steccato
in cui il tastierista e pianista indonesiano si è fatto accompagnare da Boris
Savoldelli (voce, elettronica), Markus Reuter (Touch Guitar, elettronica) e
Asaf Sirkis (batteria, cimbali). Progressive nello spirito, figlio di un
quartetto in cui spiccano le visionarie parti vocali di Savoldelli, le
intuizioni di Reuter e la solita maestria di Sirkis, elementi che imbevono le
lunghe trame del disco (su tutte The man, The earth e The
loneliness of universe). Le ardite costruzioni che animano il lavoro sono frutto
di improvvisazioni acute e creatività senza confini, sviluppate in un doppio album
in cui è facile perdersi, esempio massimo di cosa voglia dire avere il coraggio
di spostare lo sguardo, di non accontentarsi, di abbandonare vie sicure per
cercare situazioni espressive inconsuete. Dwiki mostra così tutta la sua
capacità di essere nuovamente camaleontico e versatile, tra momenti più
melodici e altri davvero poco convenzionali, che fanno di Hari Ketiga un
episodio della sua discografia estremamente affascinante, una sfida (anche per
chi ascolta) costruita attorno ad un sound profondo e intriso di psichedelia
world. (Luigi Cattaneo)
Full Album
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