martedì 8 agosto 2023

THE JOHN IRVINE BAND, Psychopomp (2022)

 

Quinto album per John Irvine (chitarra, tastiere, basso), polistrumentista di Edimburgo che avevo già incontrato qualche anno fa, ai tempi dell’uscita dell’ottimo The machinery of the heavens (recuperatelo). Quasi una one man band, completata dal possente drumming di Calum McIntyre, e conferma dell’amore di Irvine per progressive rock strumentale e jazz fusion ad alto livello di intensità tecnica. Fattori che ritroviamo anche in Psychopomp, pubblicato nel 2022, album che si apre con l’inebriante Changing worlds, epica traccia tra tempi dispari, rallentamenti e parti solitarie incandescenti, che mi ha ricordato qualcosa dei nostrani Red Zen. Il raffinato gioco tra synth e chitarra della title track è sostenuto dalla spinta ritmica di McIntyre, Weight of the heart si tinge di fusion alla Holdsworth, mentre la breve The devil’s work funge da collante con l’espressiva Esoteric dimension, in bilico tra hard e dark progressivo. Le ottime trame di In a higher gear e The melancholy martian ci portano alla conclusiva Childhood Jetpack Delirium, memorabile finale di un lavoro che conferma la grande qualità non solo tecnica, ma soprattutto compositiva del musicista inglese. (Luigi Cattaneo)

Esoteric dimension (Video)



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