Ho da poco scoperto
questo disco uscito nel 2003 dei tedeschi Hidden in the fog, un quartetto molto
debitore degli Emperor più evoluti, probabilmente poco originali ma parecchio
preparati tecnicamente. Le tastiere, spesso in evidenza in questo Abstract
Maelstrom Paragon, risultano una delle caratteristiche guida dell’album,
che si apre con una breve introduzione che ci conduce alla classica partitura
di black metal sinfonico, Mirages of redemption, tra orchestrazioni
magniloquenti e sfuriate epiche, prima di Nautilus, sviluppata attorno
ad una struttura che unisce greve furia a insane dosi di melodia. La title
track, che si muove dalle parti dei Dimmu Borgir di Spiritual Black
Dimensions, e la conclusiva Dignity’s fall, non fanno altro
che confermare l’attitudine della band, che ben si muove all’interno del genere.
Senza inventare nulla ma con grande consapevolezza i tedeschi sfornarono un
lavoro tanto breve quanto gradevole, seguito nel 2005 da Damokles. (Luigi
Cattaneo & Marco Causin)
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