mercoledì 15 novembre 2023

DEADBURGER FACTORY, La chiamata (2020)

 


A distanza di sette anni dal sontuoso cofanetto La fisica delle nuvole, Deadburger Factory propose nel 2020 La chiamata, seconda parte di un dittico iniziato proprio con il precedente disco, l’altro lato dello specchio, secondo l’idea della band formata da Vittorio Nistri (tastiere, elettronica), Simone Tilli (voce e strumenti vari), Alessandro Casini (chitarra), Carlo Sciannameo (basso). Più concreto e meno aleatorio, questo ultimo album del gruppo si stacca dal passato senza allontanarsene del tutto, mantenendo intatto lo spirito sovversivo, un’anarchia contestualizzata dall’abbondante utilizzo di doppie batterie all’interno dello stesso pezzo, un tripudio di tamburi che acuisce la forza d’urto di un prodotto libero e provocatorio. Tantissimi quindi i batteristi presenti nell’opera, ma gli ospiti si sprecano come da consuetudine, una famiglia allargata che finisce per inglobare elementi world, folk, psichedelici e jazz, amalgamati all’interno di brani come Tamburo sei pazzo (fondamentale la presenza di Alfio Antico), Blu quasi trasparente, Tryptich (omaggio a Max Roach) e Manifesto cannibale. La chiamata era la conferma del coraggio dei toscani, sempre particolari e affascinanti, capaci di variare e sorprendere ad ogni uscita discografica. In attesa di un nuovo capitolo (va segnalato il progetto Ossi della coppia Nistri-Tilli del 2022) la riscoperta di certe perle del nostrano underground è d’obbligo. (Luigi Cattaneo)

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