Prestigiosa uscita per
Emiliano D’Auria, pianista alla guida di un quartetto formato da Luca Aquino
(tromba), Giacomo Ancillotto (chitarra), Dario Miranda (contrabbasso) e Ermanno
Baron (batteria), un lavoro, questo First rain, realizzato sull’isola
norvegese di Giske, luogo lontano e magico che ha influenzato la scrittura del
disco uscito per Losen Records. Il marchigiano arriva al suo quinto album
davvero in grande forma, perché First rain è un racconto visionario,
ricchissimo di immagini e riferimenti ai grandi spazi, un flusso atmosferico
che sa essere rarefatto ma anche molto concreto, basti ascoltare brani come The
storm around stillness o Birth and rebirth of the birds. Le
evocative note dell’iniziale title track, la raffinata verve della poetica Looking
for love e l’elegante The man without nose mostrano il grande
affiatamento dei cinque musicisti, oltre che doti tecniche rilevanti, il tutto
finalizzato alla realizzazione di un percorso comune, un lavoro d’equipe
funzionale al risultato complessivo. Le idee sviluppate da D’auria trovano
conforto in un sound personale, lirico, suggestivo in ogni suo aspetto, anche
crepuscolare in alcuni passaggi, una malinconia che si fa sottile ma non
diventa mestizia, perché lo sguardo è rivolto a quella prima pioggia che tutto
purifica, una speranza di rinascita che è luce tenue ma viva. (Luigi Cattaneo)
First rain (Video)
Nessun commento:
Posta un commento