Particolare lavoro
firmato da Gabriele Inglese (voce, chitarra, flauto, organo, pianoforte,
fisarmonica, percussioni) e Paolo Nannetti (voce, synth, fisarmonica,
chitarra), che hanno iniziato a suonare insieme nel lontano 1972, giovanissimi
e influenzati da quanta bellezza animava la penisola. Un’amicizia che ha
sconfitto distanza e tempo, con Nannetti che, formati i Sithonia, chiama a
raccolta l’amico e il suo flauto e lo stesso fa Inglese quando fonda i Filo Rosso,
che vantano la fisarmonica di Paolo. Ma è solo nel 2023 che i due riescono a
pubblicare un disco in coppia, Lavorare per distrarsi, tra echi del
cantautorato settantiano di Guccini e De Andrè e tocchi folk prog. Insieme al
duo troviamo Giovanni Inglese a violoncello e viola, presente in buona parte
dell’opera, Giulio Soldati alla tromba e Oscar Inglese alle percussioni e ai
campionamenti, bravi nel supportare le idee che troviamo in questo esordio, a
partire da Caporale Milt, una folk song ispirata ad un fatto realmente
accaduto lungo la linea gotica nell’inverno del 1944. Si susseguono brani come Negroes,
in cui si rievoca la figura di George Jackson, My worthiness is all my doubt,
delicatamente ispirata da Emily Dickinson e la lunga La penna di Hu,
episodio progressivo e fiabesco che chiude un esordio curioso e gradevole.
(Luigi Cattaneo)
Nessun commento:
Posta un commento