Affascinante nuovo album
per Antonio Giorgio, compositore che avevamo già conosciuto per il precedente e
gradevole Golden Metal. La spinta epica di quel lavoro confluisce in
sonorità maggiormente progressive, un viaggio fantasy in cui Antonio oltre a
citare nomi come Virgin Steele e Kamelot si avvicina al mood di Conception e
Royal Hunt, sostenuto da un nutrito numero di musicisti tra i quali Claudia
Beltrame, Steve Vawamas, Diego Banchero, Antonello Giliberto, Gabriels e Beppi
Menozzi. Più maturo come songwriting, Imajica appare sin dalle prime
battute come un disco meglio sviluppato rispetto a quanto fatto in precedenza,
anche vocalmente Antonio pare più consapevole, e l’album sconta solo una
lunghezza forse eccessiva, probabilmente qualche passaggio più snello avrebbe
giovato alla fluidità dell’opera tutta. Il campano però non ha il dono della
sintesi e la passione contagiosa che traspare per la musica e l’arte in generale
sfocia all’interno dei suoi album e in brani come Wisdom of imagination,
Lucifer’s treasures e In your eyes, tra le cose migliori di questo
ritorno ricco di soluzioni e di situazioni intriganti. (Luigi Cattaneo)
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