Piacevole lavoro per
Linda Gambino, dotata cantante che con Unexpected, prodotto da Filibusta
Records e distribuito da IRD, attraversa epoche del jazz mostrando
consapevolezza e mezzi, sostenuta da Andrea Zacchia (chitarra, ex Bridgend),
Giordano Panizza (contrabbasso) e Maurizio De Angelis (batteria). Un disco
breve e intriso di classicità, tra standard e originali che scorrono veloci e
gradevoli, forse senza l’effetto sorpresa, ma lasciando intravedere come il
progetto possa avere in futuro sviluppi eventuali. Si susseguono brani freschi
e vitali, It wasn’t love (scritta dalla Gambino con Zacchia), Honeysuckle
rose di Fats Waller e Taking a chance on love di Vernon Duke tra i
più interessanti, mostrano un certo affiatamento del quartetto, che ha spesso creato
un’atmosfera da jazz club anni ’40, attraverso trame che parlano di speranza e
resilienza. Un album delizioso nel suo portare avanti con forza e fascino un
jazz fieramente vintage ma non per questo banale e scontato. (Luigi Cattaneo)
My favorite things (Video)
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