Dopo aver parlato da queste pagine, qualche settimana fa,
dell’ep Suddenly last summer The complete
Nitön Lab Session,
oggi ci soffermiamo sul secondo full di Luca & The Tautologists, Poetry in the mean-time, uscito sul
finire del 2024. Luca Crippa (voce, chitarre), si muove con sicurezza
coadiuvato da Paolo Roscio (basso) e Deneb Bucella (batteria), all’interno di
un contesto che oscilla tra alternative folk, cantautorato americano e rock,
suonato con spirito e grande conoscenza, aspetti già emersi, a dire il vero,
nelle precedenti release. Ci si trova così coinvolti in vibranti sezioni
elettriche e corpose ballate, espresse con gusto e passione da musicisti
navigati ed esperti, che sanno come tessere trame sia delicate che robuste,
come nel caso di Tall buildings shapes,
Our magic wand o Costa brava. L’intero disco, ispirato da una foto d’epoca su un
incidente durante le riprese del film The
creature of the black lagoon, è un susseguirsi di brani godibili, intrisi
di amore e passione per suoni che sanno coniugare passato e presente,
tradizione e attualità, fondendo umori e pulsioni in un crossover affascinante
e senza tempo. (Luigi Cattaneo)
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