giovedì 9 ottobre 2025

WET, Jack & Rose (singolo 2025)



Sì, sono proprio la nobildonna dai capelli rossi e il biondino senza biglietto imbucatosi sul Titanic ad avere ispirato Jake & Rose, l'ultimo singolo dei WET.

Questa coppia iconica è l'emblema dell'amore nonostante le circostanze avverse e gli sbagli: “non conto più gli errori che hai perdonato”. Anche i metallari si innamorano forte: qui il sentimento viene urlato a squarciagola su un brano metalcore dal forte impatto sia strumentale che vocale, efficace nei cambi di atmosfera e nei breakdown. Un connubio di intensità e delicatezza che restituisce l’intensità di un amore capace di illuminare anche i momenti più bui.

Anche all’inferno / griderò il tuo nome / E quando affogo nei miei perché / sei la forza che si accende in me / Luce nell’oscurità / Pace dell’anima”: queste parole mettono a fuoco un legame autentico, in grado di guidare attraverso le tenebre e di portare pace e redenzione.


Ascolta Jake & Rose su Youtube qui https://www.youtube.com/watch?v=wXn1jSbjulg

Oppure sulla tua piattaforma preferita qui https://benext.lnk.to/jackrose


I WET (Alex e Dany) sono più di una band: sono amicizia trasformata in rabbia costruttiva, sono sogni sporcati da sudore, distorsioni e notti insonni. Hanno iniziato tra garage e sogni confusi e non hanno mai mollato. Nel 2023 esordiscono con Te ne andrai, seguita da una scarica di singoli come Autodistruttivo, Fine della festa e il più maturo Buio, con cui segnano un netto cambio di direzione artistica.
Il pubblico li ascolta, li segue, li chiama. Passano da Twitch con LiveTunes (insieme a Cydonia, Panetty, Enkk e Bouchra), fino a salire sui palchi del Legend di Milano, Lucca Comics e Milano Games Week. Nel frattempo, non smettono mai di sperimentare, reinterpretando hit contemporanee nel format virale Pop Goes Wet.


LORENZO BELLINI, Source (2025)

 


Ennesimo interessante lavoro pubblicato da Gleam Records, realtà sempre più affermata del jazz italiano (e non solo), che qui presenta Source, album del pianista e compositore Lorenzo Bellini, musicista dotato sia dal punto di vista tecnico che di scrittura, accompagnato per l’occasione dagli ottimi Luca De Toni alla chitarra, Matteo Padoin al contrabbasso e Andrea Dionisi alla batteria. Bellini ci regala una mezz’ora di musica immaginifica, brillante nei suoi passaggi, decisamente lirica e dagli autorevoli tratti, capace di essere vivace ma anche malinconica, spesso giocata sul dinamico interplay tra il leader e De Toni, magnificamente sorretti da scelte ritmiche davvero azzeccate. Il lavoro d’insieme del quartetto, nato al Berklee College of Music, definisce le trame di brani come Out of the blue, Offering e la title track, tra i momenti più significativi di un ritorno convincente sotto ogni punto di vista. (Luigi Cattaneo)     

mercoledì 8 ottobre 2025

ANDREA RUGGERI, Mustras (2024)

 

Continua il personale tributo di Andrea Ruggeri a Le città invisibili di Italo Calvino, che, dopo Musiche invisibili del 2022, torna ad omaggiare il geniale autore in questo Mustras (decorazioni tessili sarde che raffigurano scene di vita quotidiane). Un lavoro in cui il batterista viene accompagnato da Elsa Martin (voce, oggetti, elettronica), Simone Soro (violino, effetti, voce) ed Elia Casu (chitarra, elettronica, effetti, voce), ottimi interpreti di un ritorno fortemente suggestivo ed evocativo, dove il jazz diviene visione sperimentale, viaggio sonoro che interseca frangenti R.I.O., variopinti attimi di matrice progressive (nell’accezione più ampia del termine) e un non secondario apporto dell’elettronica, utilizzata in maniera davvero lungimirante. Andrea compone senza steccati, lontano da forme stereotipate, una sorta di anarchica pulsione che scandisce l’elegante Leonia, l’interessante sviluppo di Isidora o la raffinata Argia, tutte sospinte da un vento di libera espressione, come il Maestrale che soffia forte nella Sardegna di Ruggeri, mezzo purificante nella vita del compositore. (Luigi Cattaneo)

Leonia (Video)



martedì 7 ottobre 2025

ETERNAL SILENCE, How soon is now? (singolo 2025)



Chi negli anni ’90 seguiva la serie Streghe, ricorda bene la sigla: malinconica, graffiante, rabbiosa.

How Soon Is Now? dei The Smiths era la colonna sonora perfetta di chi si sentiva fuori posto, perso nelle notti troppo lunghe in preda al bisogno feroce di essere capito.
Per questo gli Eternal Silence hanno deciso di reinterpretare il brano: per rendergli giustizia, ma soprattutto per farlo risuonare oggi, dando voce alla frustrazione e alla consapevolezza di una generazione che cercava risposte tra riff, rituali e qualche incantesimo ben lanciato.

E forse non ha mai smesso.
Ripulita dalle sonorità sintetiche degli anni ’80 e rivestita di autenticità metal, la loro versione prende nuova vita non solo grazie al riarrangiamento, ma anche grazie a due ospiti notevoli ad incendiare i microfoni: Lucille (Aevum) e Aeon Flux (Holy Shire), che insieme a Marika creano un’esplosione vocale sinfonica, cruda, intensa, carica di tutti quei messaggi che hanno atteso decenni per palesarsi.
Questa cover non è una semplice rivisitazione.
È un richiamo. È una maledizione. Una nemesi di molte adolescenze che hanno sofferto i limiti dell'incomprensione.


Guarda il lyric video su youtube qui https://www.youtube.com/watch?v=B14gcyEeY0s&ab_channel=EternalSilence

Ascolta sulla tua piattaforma preferita qui 
https://linktr.ee/eternalsilence_howsoonisnow?utm_source=linktree_profile_share


Gli Eternal Silence nascono nel 2008 dalla passione di Marika Vanni (voce) e Alberto Cassina (chitarra e voce), fondatori e cuore pulsante del progetto. Fin dagli esordi la band si muove nella scena symphonic metal italiana con un sound potente e ricco di atmosfera, dove la melodia incontra intensità, lirismo e influenze gothic metal.
Dopo una prima fase dedicata ai classici del genere, gli Eternal Silence trovano una propria identità artistica che si concretizza nei primi due album: Raw Poetry e Chasing Chimera, entrambi pubblicati da Underground Symphony Records.
Nel 2014 partecipano al tributo alla storica band metal Heavy Load, registrando il brano Stronger than Evil per la raccolta Tales of the Northern Swords.
Nel 2018 pubblicano l’EP celebrativo Metamorphosis 2008–2018 (Sliptrick Records), che segna una nuova fase stilistica. L’anno successivo esce Renegades, sempre per Sliptrick, contenente tre brani live e un inedito.
Nel 2021 esce per RockShots Records Timegate Anathema, registrato presso il Groove Factory Studio e prodotto da Michele Guaitoli (Temperance, Vision of Atlantis). Il disco, anticipato da quattro singoli, viene presentato ufficialmente con un release party al Legend Club di Milano e una lunga serie di date in Italia ed Europa.
Nel 2023 arriva 3, un EP ispirato alla mitologia norrena e alla figura delle Tre Norne.
Nel corso degli anni, gli Eternal Silence hanno condiviso il palco con artisti del calibro di Therion (a Mosca e San Pietroburgo), Haggard, Sound Storm, Giacomo Voli, Rhapsody of Fire, Timo Kotipelto e Jani Liimatainen, suonando in Austria, Romania, Bulgaria, Croazia, Germania e ovviamente in tutta Italia.
Nel 2025 arriva un nuovo importante traguardo: la firma con Sorry Mom!, agenzia di management pronta ad aprire una nuova fase nella storia della band.

mercoledì 1 ottobre 2025

GRAVENIA, Gravenia (2024)

 


Esordio omonimo per i Gravenia, trio formato da Simone Costantini (voce, chitarra), Gian Lorenzo Bruno (basso) e Gianmarco Botteri (batteria), che in questo bel debutto si caratterizza per un sound senza fronzoli, cupo e scevro di inutili sovrastrutture (almeno per il genere proposto). La mistura di stoner, alternative rock e grunge dei romani non presenta artifici, è reale come un cazzotto in faccia, lontano da decorazioni ornamentali che sanno di maschera, aspetto che emerge anche dalle parole della band. È un album spontaneo, senza troppe pretese, che rispecchia quello che abbiamo percepito tirando fuori i pezzi in saletta: una forte intensità emotiva e sonora, che ci ha reso partecipi in una nuova dimensione. Volevamo dare identità alle vibrazioni che producevamo e abbiamo fotografato il momento con questo disco. Gravenia è una valvola di sfogo essenziale per preservare il più possibile la nostra attitudine alla musica e alla scrittura, in una forma ruvida e istintiva. Un disco compatto, ricco delle distorsioni tipiche del genere, a tratti monolitico ma mai tedioso, sempre con qualche spunto interessante da valutare, con riferimenti a gruppi di grande esperienza come Verdena e Marlene Kuntz ma accostabile anche a band contemporanee come Licorice Trip e Cannibali Commestibili (per restare in Italia). Al seguente link è possibile ascoltare la musica dei capitolini https://open.spotify.com/intl-it/artist/3JA4ih7Bdi8hJkp83SZ0NN (Luigi Cattaneo)

  

sabato 27 settembre 2025

MYSTIC ALMA, The ballad of sunset (singolo 2025)



Un tramonto infuocato sul mare di Sicilia. La mente si apre, il cuore accelera, l’anima si libra in volo. Emozioni, sogni e pensieri fluttuano come correnti d’aria, danzando tra le ultime luci del giorno e i primi sussurri della notte.

È proprio in quell’istante sospeso che nasce The Ballad of the Sunset, il nuovo singolo dei Mystic Alma: una ballata evocativa che fa da colonna sonora a immagini crepuscolari per raccontare il passaggio dalla luce al buio, dal visibile all’invisibile.
Mentre il sole si spegne lentamente, lasciando spazio al bagliore silenzioso delle stelle, la musica accompagna lo svelarsi di incantesimi antichi e verità nascoste: rivelazioni riservate ai cuori pronti ad accoglierle, prima che l’alba arrivi a rischiarare ogni cosa.
Il brano affonda le radici nell’immaginario di band come Nightwish, Eluveitie e Moonspell, intrecciando elementi symphonic, folk e gothic in un cocktail sonoro dal carattere particolare e cinematico, che rispecchia l’identità visionaria e mistica della band.

Guarda il video qui https://www.youtube.com/watch?v=ctsKxKzImD0&ab_channel=MYSTICALMA

Ascolta sulla tua piattaforma preferita qui https://orcd.co/mysticalma-theballadofthesunset

Il progetto Mystic Alma nasce dall’incontro artistico tra Salvatore Lucchesi – musicista e produttore eclettico, polistrumentista dalla vasta esperienza – ed Elisa Fortuna, soprano lirico con una brillante carriera in Italia e all’estero, animata da una forte passione per il rock e la contaminazione tra generi. Da questo incontro nasce un percorso di sperimentazione audace, che fonde voce lirica e sonorità rock e metal orchestrali in una formula tanto personale quanto affascinante.

I testi, scritti da Elisa, trasmettono messaggi di positività e bellezza, ispirati dalla natura, dalla vita e da una visione profonda del mondo. Le musiche, composte da Salvatore, spaziano con grande maestria dal gotico al sinfonico, dal celtico al metal, con soluzioni armoniche complesse e coinvolgenti.
Dopo una lunga fase creativa, il duo ha ampliato la formazione coinvolgendo altri musicisti provenienti da background diversi, dando vita alla band Mystic Alma. Il progetto, già apprezzato in importanti eventi e festival internazionali, si distingue oggi come una proposta musicale unica nel panorama attuale, capace di emozionare e sorprendere attraverso la sua carica evocativa e la sua identità fuori dagli schemi.

lunedì 22 settembre 2025

EPIGRAFI, Maelström (singolo 202)



Gli Epigrafi tornano con il nuovo singolo Maelström, tratto dal secondo capitolo del concept Dedalus. Il brano, ispirato all’omonimo racconto di Edgar Allan Poe e ad alcune sue liriche più cupe, rappresenta il momento più oscuro del viaggio del protagonista: la discesa definitiva nell’abisso.

Come il testo, voce e strumentale attraversano l’intero spettro dell’oscurità: dal growl più cavernoso allo screaming più acido, il cantato domina un tappeto sonoro di cambi di tempo imprevedibili, riff irregolari e taglienti e un intermezzo quasi jazzato. Il risultato è un brano death-prog sulla scia di band come Sadist, Edge of Sanity e Cynic.
Al centro della narrazione si apre il Maelström: un vortice nero e sconfinato che inghiotte tutto. Il protagonista vi precipita, perdendo ogni residuo di identità, fino a diventare egli stesso vuoto puro. Una voce lo chiama, un sussurro lo avvolge, ma le parole restano indecifrabili.
Dalle tenebre emergono visioni simboliche e grandiose: gli angeli in lacrime, le rovine di un'antica civiltà, le musiche delle sfere celesti come un'eco della caduta di Babilonia. In questo stato liminale, il protagonista intuisce di non essere completamente scomparso: si è dissolto nel tutto e ha quindi perduto per sempre la possibilità di definirsi come “sé”, ma gli rimane ancora un angolo di coscienza che gli permette di ricordare e realizzare ciò che succede.

Deve essere questo il momento più terribile: l'ultimo attimo di lucidità prima di annullarsi e perdersi definitivamente nel buio.

Ascolta su Youtube qui https://www.youtube.com/watch?v=6BU4gcfGNTQ&ab_channel=Epigrafi-Topic

O sulla tua piattaforma preferita qui https://ffm.to/epigrafi-maelstrom

Il progetto Epigrafi nasce nel 2016 a Bassano del Grappa dall’iniziativa di quattro ragazzi uniti dalla passione per il metal e ispirati da gruppi come Death, Opeth e Dimmu Borgir. Dopo il primo album Sublime and Vain, il cambio di formazione introduce sonorità vicine al metalcore e al prog, pur mantenendo l’intensità del death metal. Durante la pandemia la band compone Dedalus, un concept in tre parti ispirato a un’opera distopica di stampo dantesco. Il primo capitolo (PH1 – Purgatorio) viene pubblicato come EP nel 2022. Dopo il successo al Vicenza Rock Contest 2023, gli Epigrafi iniziano una collaborazione con Sorry Mom! e registrano PH2 – Inferno, in uscita quest'anno. Il singolo precedente, Arcadia, chiudeva il primo capitolo. La formazione attuale è composta da Pietro (voce), Enrico e Riccardo (chitarre), Mattia (basso) e Alberto (batteria).


domenica 21 settembre 2025

PLAYADES, Nova Delfi (2024)

 


Affascinante progetto di riscoperta della nostra mitologia, raccontata attraverso suoni capaci di evocare storie antiche e lontane nel tempo, narrate tramite una sessione di improvvisazione che la band ha svolto al Ground Floor di Modena. Gli emiliani, prodotti dalla Lizard Records, ci conducono in un viaggio che è ricerca e visione, portandoci sino all’Oracolo di Delfi. Fabio Esposito (lira greca a sette corde), Francesco Sotgiu (bendir), Francesco Peloso (basso fretless), Elisa Sala (marimba, percussioni), Davide Cristiani (moog), Stefano Cavanna (flauto traverso, doppi flauti), Katia Rindone (voce) e Aldo Brianzi (gran cassa) danno vita ad un’esperienza che attraversa le epoche, tra raffinato ambient, umori folk e visioni etniche. Nova Delfi, dedicato a Saverio De Chiara, straordinario ricercatore e divulgatore musicale, si avvale inoltre di una bella confezione cartonata a tre ante, motivo in più per acquistare una copia dal sito https://playades.bandcamp.com/album/nova-delfi (Luigi Cattaneo)

giovedì 18 settembre 2025

WET, Vipere (singolo 2025)



Vipere: tutti ne abbiamo incontrate. Persone viscide, opportuniste, che si nutrono del prossimo, si prendono i meriti quando conviene, e poi spariscono nel nulla, lasciandosi dietro solo veleno e pettegolezzi.

Con questo feroce brano metalcore, i WET sputano in faccia la rabbia che troppi tengono dentro. Nessun filtro, nessuna cortesia: “brilli solo di luce d’altri, sei un parassita”: rabbia disillusa rivolta a chi finge, a chi si nasconde dietro sorrisi e falsità. “Dimmi in faccia cosa dici alle mie spalle / dici di odiarmi ma non mi affronti”: Vipere è uno sfogo diretto, crudo e tagliente. Un attacco frontale. Un'esecuzione pubblica dell’ipocrisia sociale.
Qui non si cerca l’antidoto. Si prende il veleno e lo si restituisce, goccia per goccia.

Con Vipere, i WET dimostrano una cosa sola: la rabbia non è debolezza. È lucidità. È verità.

Ascolta Vipere su Youtube qui https://www.youtube.com/watch?v=mA-h7RXpH0g&list=OLAK5uy_lWq7Av_f6XH17WhtqzVXbZCPFWTITGkL0&index=1&ab_channel=WET-Topic

WET (Alex e Dany) sono più di una band: sono amicizia trasformata in rabbia costruttiva, sono sogni sporcati da sudore, distorsioni e notti insonni. Hanno iniziato tra garage e sogni confusi e non hanno mai mollato. Nel 2023 esordiscono con Te ne andrai, seguita da una scarica di singoli come Autodistruttivo, Fine della festa e il più maturo Buio, con cui segnano un netto cambio di direzione artistica.
Il pubblico li ascolta, li segue, li chiama. Passano da Twitch con LiveTunes (insieme a Cydonia, Panetty, Enkk e Bouchra), fino a salire sui palchi del Legend di Milano, Lucca Comics e Milano Games Week. Nel frattempo, non smettono mai di sperimentare, reinterpretando hit contemporanee nel format virale Pop Goes Wet. 

mercoledì 17 settembre 2025

REUTER MOTZER GROHOWSKI, Shapeshifters (2020)

 


Uscito nel 2020, Shapeshifters, è un lavoro totalmente free del trio formato da Markus Reuter (touch guitar, elettronica), Tim Motzer (chitarra, basso, elettronica) e Kenny Grohowski (batteria). Chi conosce il percorso artistico del tedesco sa cosa aspettarsi da un suo disco, e quello di cui parliamo oggi non fa altro che confermare la natura complessiva della sua visione artistica. Complesso e disturbante, l’album si dipana tra atmosfere minacciose e suoni grevi, un esperimento coraggioso, seducente e di difficile assimilazione, soprattutto per la natura estemporanea della prestazione, registrata il 18 agosto 2019 a Brooklyn. Shapeshifters è l’ennesimo capitolo eclettico, pungente e anarchico delle produzioni targate Moonjune Records, storica etichetta discografica gestita con passione da Leonardo Pavkovic (Luigi Cattaneo)

giovedì 11 settembre 2025

JOHN IRVINE, Here come the robots! (2025)

 

È sempre un piacere ritrovarsi tra le mani un lavoro di John Irvine, prolifico autore giunto al suo ottavo album in studio con Here come the robots!, trilogia finale del racconto denominato End of days (Scanning the dark world e The starships are gathering sono le due parti antecedenti). Insieme al musicista di Edimburgo (diviso tra chitarra, tastiere e basso) c’è ancora Andrew Scott (batteria), una continuità artistica che conferma l’amore per il jazz rock e il progressive del duo, qui forse più orchestrale rispetto al recente passato. Chi conosce la scrittura di Irvine sa cosa aspettarsi, e questa ultima pubblicazione prosegue su una scia ormai consolidata, tra eleganti fraseggi di chitarra e atmosfere sottolineate da tastiere incisive e atmosferiche, aspetti su cui si muove solido il drumming di Scott, già all’opera con Paul Gilbert, I Built the Sky e King King, elementi che risaltano soprattutto nelle tre sezioni di The end of days suite, conclusione di un capitolo fondamentale dell’arte di John, chiamato ora a dare nuovi impulsi alla sua musica. (Luigi Cattaneo)

A dream of utopia (Video)



EARTHSET, Zemlja (Singolo 2025)

 


Zemlja è il ritorno sulle scene degli Earthset, quartetto rock di Bologna.

Dopo diversi anni passati ad occuparsi di cine-concerti e sonorizzazioni di film muti (L’Uomo Meccanico, Nosferatu, La Terra e Le Avventure del Principe Ahmed), la band torna con una canzone che mette al centro della scena rabbia, paura, senso di impotenza dinnanzi ad una realtà che sfugge al nostro controllo e sembra scivolare verso un baratro di insensato odio e violenza.

Ma non tutto è perduto…un canto, alimenta la speranza di un futuro diverso, dove sognare, spargere colore e ritrovare l’unione tra l’uomo e la terra che vive.

Questo è Zemlja. Questa è la nostra canzone per la terra.

[CREDITS]

Music and lyrics by Emanuele Orsini, Ezio Romano, Luigi Varanese, Costantino Mazzoccoli

Recordings and mix by Costantino Mazzoccoli at OL – Music Studio

Master by Claudio Adamo at Fonoprint Studios



[LYRICS]

How can we describe to you these feelings of anger and fear that dwell in our hearts?

Because we know you'll never want to deal with the Truth.

It's easy requiring when consequence won't fall onto you.

We'll take the scene

Build a place for us to dream

We'll cut your strings,

Smashing colors as far as we can

We'll take the scene

Build a place for us to dream

We'll cut your strings,

Singing our song for the earth.

https://www.youtube.com/watch?v=mQ_TEwMh37k (Official Video)


CRYSTAL BULLETS, Heart of whore (singolo 2025)



Quando l’amore non basta più, resta solo la sopravvivenza.

Heart of a Whore è il nuovo singolo dei Crystal Bullets. Non è una canzone d’amore. È lo sfogo di chi ha visto crollare tutto e ha scelto di non farsi seppellire sotto le macerie.
È rabbia, è dolore, è disillusione. Ma è anche forza. Non quella romantica delle favole: è la forza di chi ha imparato a non sentire per non crollare. Di chi si costruisce un’armatura intorno al cuore.
“I wanna have the heart of a whore.” Non è provocazione. È resistenza. È il desiderio disperato di non farsi più spezzare.
Musicalmente è una delle tracce più crude e cupe della band: riff ruvidi, ritmi serrati, atmosfere oscure e una voce che sussurra all’anima. I Crystal Bullets affondano le radici nell’hard’n’heavy e si nutrono di tinte gotiche.
Per chiunque si sia mai sentito talmente perso e stanco da indossare una corazza gelida pur di non soccombere. Perché per restare in piedi, l'unica soluzione è proteggersi.

Ascolta Heart of a Whore su youtube qui https://www.youtube.com/watch?v=VwAqYaJWemc&ab_channel=TheCrystalBullets-Topic

Oppure sulla tua piattaforma preferita qui https://orcd.co/thecrystalbullets-heartofawhore

I Crystal Bullets sono una band hard'n'heavy nata nel 2022 a Colle Val d’Elsa. Traggono ispirazione da temi di libertà, lotta e resilienza, mescolando strumentali potenti con testi profondi e poetici. La loro musica parla a chi cerca significato nel caos, offrendo inni di ribellione e autodeterminazione.

Il loro primo brano, Warriors of Life, registrato nel 2023, ha catturato l’attenzione per il suo mix di potenza classica e modernità, e da allora la band ha affinato il proprio stile, unendo l’intensità dell’hard rock a un suono contemporaneo. Le loro esibizioni dal vivo sono esperienze immersive ed elettrizzanti, capaci di trasmettere tutta la loro carica emotiva direttamente al pubblico.

Con gli ultimi singoli pubblicati quest’anno, i Crystal Bullets si confermano come una band da tenere d’occhio nella scena attuale.

mercoledì 3 settembre 2025

DISH BREAKERS, Memento (singolo 2025)



Un memento è un invito a ricordare. Un promemoria, un imperativo. Ma cosa succede quando il passato è l’ultima cosa che si vuole tenere a mente? Quando una relazione finisce male e ogni ricordo diventa una tortura, si vorrebbe solo una gomma per cancellare tutto. Pensieri, immagini, canzoni, momenti. Se solo fosse possibile…

Ed è proprio di questo che parla Memento, il nuovo singolo dei Dish Breakers: un brano furioso e viscerale, che affonda le radici nel dolore di una storia finita e nelle sonorità alternative metal affini a band come Disturbed, Five Finger Death Punch e Skillet. Un pezzo da ascoltare a tutto volume, magari fissando quella vecchia foto che ancora non hai avuto il coraggio di strappare.

Ascolta Memento su Youtube qui https://www.youtube.com/watch?v=TiMu16HiXO0&ab_channel=DishBreakers-Topic

O sulla tua piattaforma preferita qui https://orcd.co/dishbreakers-memento


Dish Breakers è un progetto crossover nato a Bologna nel 2019 dalle ceneri degli Spleen 55. Dan, Furio, Gambler, Garghy e Genna: cinque personalità diverse, unite da un’anima fatta di rock’n’roll e metallo liquido.
Il loro sound è un cocktail di influenze tra le più disparate: nu metal, prog, grunge e hard rock. Riff taglienti, assoli affilati, scream e growl si intrecciano con melodie accattivanti e catchy. Se cercate energia allo stato puro e una voce per gridare il vostro disagio, i Dish Breakers sono la risposta.


FAITH TRIO, Libra (2025)

 


Esordio per Faith Trio (Federica Cerizza piano, Giancarlo Oggionni contrabbasso, Toni Boselli batteria), un lavoro da poco uscito grazie alla sempre attenta Filibusta Records, che aveva già pubblicato Casa, episodio solista della brava pianista. Libra si muove elegante lungo le 9 tracce che lo compongono, tra jazz classico, piccole dissertazioni free e brevi excursus cameristici, il tutto saggiamente bilanciato dalla capacità del trio di creare bozzetti immaginifici e suggestivi. Malinconia e brio si alternano nelle trame del disco, che mette sul piatto melodie eleganti, ritmiche vibranti e cura per l’arrangiamento, risultando al contempo rassicurante e ricercato. (Luigi Cattaneo)

Libra (Video)



venerdì 29 agosto 2025

DOS, Tech Humana (2025)

 


Sotto la sigla DOS (Duo Onirico Sonoro) si celano Annalisa De Feo (piano, voce, elettronica) e Livia De Romanis (violoncello, elettronica), che portano avanti il progetto con l’uscita di Tech Humana (il precedente Floating era del 2023), amplificando il dualismo tra acustico ed elettronico, sviluppato in maniera affascinante dalle due musiciste. L’aurea sperimentale dell’album si percepisce sin dall’iniziale Thin spark, che evolve in maniera naturale nella seguente All about thinking, in cui troviamo Jacopo Ferrazza al contrabbasso, mentre Kalim si imbeve di world. Ottime Shifting landscapes, arricchita dal sax e dall’elettronica di Simone Alessandrini, e Growing spiral, avvolgente e ipnotica nel suo incedere. Un lavoro coraggioso, da ascoltare con estrema cura, unico modo possibile per cogliere tutte le sfumature insite in Tech Humana. (Luigi Cattaneo)

mercoledì 27 agosto 2025

URBAN CAIRO, Dysphoria (2024)



Interessante ritorno per gli Urban Cairo, classico trio alternative rock influenzato dal garage e dal grunge dei primi Nirvana, che dopo Nowhere in particular del 2019 si affaccia nuovamente sul mercato discografico con Dysphoria. Un lavoro autobiografico in cui troviamo il racconto personale di una vita in provincia, una valvola di sfogo che sfocia in brani pungenti e dal piglio punk, volutamente urticanti ma capaci anche di essere godibili. Un disco breve ma intenso, opportunamente grezzo, una scheggia ribelle in un mondo sempre più di plastica, figlia della voglia della band di scuotere e scuotersi, lontana da ogni levigata raffinatezza in favore di un approccio lo-fi senza compromessi. (Luigi Cattaneo)

mercoledì 20 agosto 2025

OLOGRAM, La mia scia (2024)



Secondo lavoro targato Ologram, band dei fratelli Giannì (Lorenzo alle chitarre, Dario al basso e alle tastiere e Roberto alle tastiere e al pianoforte) a cui vanno aggiunti Fabio Speranza (voce) e Giovanni Spadaro (batteria, percussioni, batteria elettronica). Gruppi come P.F.M. e Le Orme paiono tra le ispirazioni principali delle trame architettate da Dario (autore principale di musica e testi, ex Anèma) e compagni, che confermano l’amore per suggestivi sviluppi in chiaroscuro (già emersi nel precedente La nebbia del 2022) e strutture legate alla forma canzone, seppure raffinata e attenta al particolare. Un disco breve, poco più di 30 minuti in cui La mia scia racconta di un gruppo appassionato, che non ha la pretesa di inventare qualcosa di nuovo, ma capace di scrivere brani sempre godibili, come la strumentale Descent, in cui troviamo Gabriele Agosta al Fender e al moog (oltre che Matteo Blundo al violino), quasi un membro aggiunto che con il suo organo Crumar colora altri episodi del disco, su tutte Luna piena. Interessante anche la costruzione di Jacaranda, che si muove suadente tra tappeti di archi e folk acustico, lasciando l’impressione che questa possa essere una delle strade percorribili in futuro dai siciliani. Forse rispetto all’esordio non c’è stato il definitivo salto di qualità, quanto più la conferma di un progetto solido e strutturato. (Luigi Cattaneo)


martedì 19 agosto 2025

WHEELS OF FIRE, All in (2025)

 


Tornano a distanza di sei anni i Wheels of Fire, band di cui avevamo parlato ai tempi dell’uscita del precedente e validissimo Begin Again. Sempre sotto l’egida dell’Atomic Stuff (una garanzia dell’hard rock italiano), viene pubblicato ora All in, un lavoro che continua a guardare, seppur senza nostalgia, agli anni ’80 del genere, grazie anche alla raffinata scrittura di Davide Barbieri (voce, tastiere) e Stefano Zeni (chitarra), senza dimenticare i testi di Marilena Ferranti, quasi un membro aggiunto alla line up, che si completa con Simon Dredo (new entry al basso) e Fabrizio Uccellini (batteria). Tra chorus di grande impatto, riff diretti e senza fronzoli e una sezione ritmica precisa e corposa, si sviluppa un disco molto consigliato agli amanti dell’hard melodico, quello dei Bon Jovi o dei Danger Danger, ma anche di band contemporanee nostrane come Nightblaze o Room Experience. Pezzi come Fool’s paradise, End of time, Under your spell o Emptv risultano dotate di una carica live innata, conferma avuta anche nel recente show di Rho (Milano) in apertura ai Wings of Steel. Potete acquistare All in al seguente link https://www.wheelsoffireofficial.com/ (Luigi Cattaneo)

ATARAXIC VOID, Broken shadow (singolo 2025)



Con il nuovo singolo Broken Shadow, gli Ataraxic Void affrontano un tema profondo e universale: la lotta contro i propri demoni interiori. Quelli che, anche quando ci si sente al sicuro, possono riemergere all’improvviso, alterando radicalmente la percezione di sé e del mondo.

Memorie adolescenziali ancora impresse sull'anima, ricordo del desiderio autodistruttivo che porta all’autolesionismo e dell’incomprensione spesso ricevuta da chi dovrebbe offrire aiuto. Che sia davanti allo specchio o nell'ombra proiettata sul muro, il protagonista si vede rotto, difettoso, mostruoso.

Questo racconto crudo e introspettivo dà origine a una linea vocale esplosiva, che affonda gli artigli su un sound pesante e distorto: chitarre taglienti e basso imponente creano un’atmosfera densa nel solco di band come Staind, Godsmack, Shinedown, con parentesi plumbee in cui fanno capolino gli Alice in Chains.

La colonna sonora di chi non smette mai di combattere.

Ascolta Broken shadow su Youtube qui https://www.youtube.com/watch?v=niLt_QNlLWM&ab_channel=AtaraxicVoid-Topic

O sulla tua piattaforma preferita qui https://orcd.co/ataraxicvoid-brokenshadow


Gli Ataraxic Void nascono nel 2019 dall’urgenza creativa di Franz, chitarrista, cantante e autore, che decide di tornare alla musica dopo oltre un decennio di inattività. Le sue influenze spaziano dal grunge all’alternative, con riferimenti a band come Alter Bridge, Tool e Queens of the Stone Age. I suoi testi indagano le profondità dell’animo umano, tra morte, fragilità e alienazione.

Dopo alcuni cambi di formazione, la band trova stabilità tra il 2021 e il 2023 con l’arrivo del batterista Sal, già attivo in progetti come Sakem, Blazing Clash e Rockin’ 1000, che aggiunge precisione e groove alla sezione ritmica, del bassista Vinz, appassionato di crossover e autore di linee essenziali ma riconoscibili, e infine di Andre, chitarrista, cantante e autore con una lunga esperienza da musicista e content creator, il cui stile unisce sonorità rock anni ’80 e ’90.
Insieme danno vita a un progetto alternative rock che fonde post-grunge e crossover, arrivando alla realizzazione dell’album di prossima uscita Anthems for Those Who Are Stranded in a Blind Spot, frutto della fusione delle loro esperienze e visioni musicali.

sabato 16 agosto 2025

ENZØ, Noisy ass makes you smile (2024)

 

Esordio per gli Enzø, particolare duo formato da Romano Monero al basso e Danilo Peccerella alla batteria (anche se è giusto ricordare due ep e un live split con The Mushrooms precedenti a questa uscita), che propongono con Noisy ass makes you smile un full distorto e aggressivo, oscuro e nichilista. Caos e sarcasmo vanno a braccetto all’interno di in lavoro dove le linee ritmiche create appaiono subito pesanti come macigni, così come le due voci, che tra parti meno spigolose e altre decisamente debordanti, si fanno megafono di versi ironici e testi disillusi, tra alternative rock, noise, post punk e sludge. Si susseguono così brani ben costruiti come Gimme a reason, Walkin’ the streetsPigface e Everything is better than God, pezzi sporchi e senza compromessi ma con il giusto groove per coinvolgere chi ascolta l’album. Noisy Ass Makes You Smile è il suono di chi non ha più voglia di sopportare, ma non ha intenzione di arrendersi. Ascoltalo a tutto volume, sorridi, manda tutto a quel paese e divertiti. Noi siamo Enzø e questo è il nostro circo. Questo il messaggio del duo, che è riuscito ad esprimere tutta la propria rabbia, in una sorta di liberazione catartica dal quotidiano, senza ricercare appigli, vie semplicistiche o facili consensi. (Luigi Cattaneo)


martedì 12 agosto 2025

DARK REDEEMER, Harvester of sorrow (singolo 2025)



Harvester of Sorrow è uno dei brani più cupi dei Metallica: già nei versi iniziali “My life suffocates / Planting seeds of hate/ I've loved, turned to hate” i demoni di Hetfield si palesano e prendono vita, sfilando come spettri su una passerella infuocata, accompagnati da un sound saturo, nero, opprimente. Frustrazione, dolore, annientamento: tutto si coagula in un un immaginario di miseria e desolazione.

I Dark Redeemer scelgono di dare nuova voce a questi demoni e non solo: li esasperano, li moltiplicano, ne chiamano a raccolta altri, i loro personali. Si immergono nello spirito originale e lo elevano all'ennesima potenza.

Questa versione death metal di Harvester of Sorrow è violenta, atmosferica e malata: se le bacchette picchiano possenti sulle pelli come un esercito di fabbri, le tastiere avvolgono tutto con un'aura maligna e tetra; il growl divora ogni barlume di luce mentre le corde si fanno ancora più taglienti e abissali.

Il lyric video, apocalittico e angosciante, amplifica la sensazione di distruzione e rovina e contribuisce a portare Harvester of Sorrow ai confini estremi dell'oscurità.

Il brano è già disponibile su tutte le piattaforme digitali.

Guarda il lyric video qui https://www.youtube.com/watch?v=XxAOzsL4CQ4&ab_channel=DarkRedeemer

Dark Redeemer nascono in Italia nell’estate del 2018 dalle ceneri degli Aleph, band progressive death metal con quattro album all’attivo tra il 2006 e il 2018. È in quel momento che i quattro deathsters decidono di sconvolgere le coordinate sonore della band, abbandonando le influenze più tecniche per dedicarsi a un sound più diretto e feroce: un incontro tra l’impatto tellurico del death svedese (Grave, Dismember, Entombed) e quello del death statunitense (Obituary, Morbid Angel, Immolation). Il risultato è un assalto sonoro old school, senza compromessi e dalla forte identità.

I Dark Redeemer non lasciano respiro all’ascoltatore, trascinandolo in un possente vortice di violenza e malignità. Un'onda nera dal profondo, un ritorno alle radici del “Suono della Morte”.

Il debutto discografico dei Dark Redeemer, Into the Deep Black, pubblicato da Blasphemous Records nel 2021, ha ricevuto distribuzione internazionale attraverso Sleazy Records (USA), Code 7 (Europa), Wormhole Death Japan, Fans and Bands (Messico), Egea Music (Italia) e in digitale su tutte le piattaforme.

Dopo la pubblicazione della loro brutale versione di Harvester of Sorrow, i Dark Redeemer sono al lavoro sul loro secondo album, in arrivo entro la fine dell’anno. Promettono un nuovo capitolo ancora più oscuro e violento, che proviene direttamente dal cuore delle tenebre.

La line-up è composta da Dave Battaglia (voce, chitarra), Manuel Togni (batteria), Giulio Gasperini (tastiere) e Antonio Ceresoli (basso).