mercoledì 25 settembre 2013

IL TEMPIO DELLE CLESSIDRE, Paprika Jazz Club 2010

Pubblichiamo qui di seguito foto inedite di una delle prime uscite live dei liguri Il Tempio delle Clessidre. Era il 16 ottobre 2010 e ci si trovava al Paprika Jazz Club di Dalmine. Un grazie a Chiara Paglialunga che ci ha permesso di condividere i ricordi di quella serata. 

                                                                    Elisa Montaldo


Tempio delle Clessidre





Stefano Lupo Galifi


Di seguito pubblichiamo anche il resoconto di quella serata

Il Paprika Jazz Club di Dalmine (Bergamo) ha avuto il pregio di ospitare per ben 3 sabati di ottobre grandi serate di rock progressivo. Il concerto di questa sera è il secondo appuntamento per gli appassionati dopo lo show acustico dei Delirium e prima di quello degli Altare Thotemico.
La band che stasera si esibisce sul piccolo palco del delizioso locale bergamasco (www.paprikajazz.it) è Il Tempio delle Clessidre, gruppo ligure emergente di cui fa parte il mai dimenticato vocalist del Museo Rosenbach, Stefano “Lupo” Galifi.
Si tratta di una delle prime esibizioni pubbliche del quintetto formato da Elisa Montaldo (tastiere), Fabio Gremo (basso), Giulio Canepa (chitarra) e Paolo Tixi (batteria) oltre che dal già citato “Lupo” dopo la pubblicazione dell’omonimo primo disco. La band però almeno in apparenza non sembra per nulla emozionata o intimorita dall’evento e propone per intero ed in maniera assai convincente il debut album nel quale spiccano le rese live di brani come Le due metà della notte, La stanza nascosta e Faldistorum oltre che svariate cover tra cui un esaltante riproposizione della prima parte di quel capolavoro che risponde al nome di Zarathustra… Colpiscono meno le altre cover proposte (tra cui Money dei Pink Floyd e Non chiudere a chiave le stelle della Locanda delle fate) ma questo appare più come un dettaglio e non inficia la buonissima prestazione di cui si sono resi tutti protagonisti.
Menzione particolare per Elisa Montaldo, abilissima a districarsi tra i suoni delle sue tastiere e anima della band e per Galifi, per il quale il tempo sembra essersi fermato! Ma un plauso personale lo voglio fare anche agli altri membri della band. Gremo risulta sempre preciso e incisivo, Canepa predilige la qualità alla quantità tramite i suoi soli mai invadenti e Tixi dimostra di essere un batterista potente e dall’ottima resa live.
L’augurio è che questa band (come tante altre a dire il vero) possa avere, ora che il disco è stato pubblicato dalla Black Widow, la possibilità di esprimersi con continuità soprattutto dal vivo… (Luigi Cattaneo)

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