domenica 22 settembre 2013

STERBUS, Smash the Sun Alight (2012)

Abbiamo già avuto modo di parlare di Sterbus attraverso questa pagine e la curiosità per questo Smash the Sun Alight non era poca, visti anche gli apprezzabili risultati di Eva Anger, ep del 2007. Diciamo subito che anche qui non ci si trova dinnanzi ad un vero e proprio full lenght, visti i 30 minuti scarsi di durata, ma d’altronde la musica non si valuta a peso e quindi… Persistono in Sterbus strutture ritmiche indie a cui però il romano ha aggiunto un’aurea più squisitamente prog alle composizioni. Non aspettatevi però esiti sinfonici e magniloquenti ma bensì pezzi in odore di Cardiacs (citati pesantemente ma non per questo clonati), una delle passioni dell’autore e parecchia ironia (la tagliente Gay Cruise m anche The Amazing Frozen Yogurt), aspetto spesso trascurato dal progressive. Ma tra il serio e il faceto non mancano riferimenti ai King Crimson, soprattutto in Flatworms (Eggs of Joy), uno degli apici del platter. Sterbus non si dilata mai più del necessario, preferisce puntare dritto sull’impatto e sul groove pur senza dimenticare l’aspetto melodico dei brani riuscendo a creare soluzioni non propriamente comuni anche per via delle sue svariate influenze, che vanno dal prog all’alternative, passando per il punk, il brit pop e il grunge. E qui tutto si sente (puristi statene alla larga quindi!). Ne è un esempio Wooden Spheres + Heartquakes, intrisa di funky, di prog e di una vena irriverente che non guasta affatto. Insomma, chi conosce il lavoro del bravo Emanuele Sterbini (questo il nome del one man band Sterbus), che qui scrive, arrangia e suona in piena autonomia, sa già cosa deve aspettarsi. Tutti gli altri possono visitare il sito http://sterbus.bandcamp.com/album/smash-the-sun-alight dove è possibile ascoltare il disco per intero. (Luigi Cattaneo)

Wooden Spheres + Heartquakes (Video)


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