Failing
è
il terzo album dei Miriam in Siberia (Ferdinando Puocci alla voce e alla chitarra,
Bartolomeo D’angelo alle tastiere, Luciano Corvino al basso e Costantino Oliva
alla batteria), gruppo dedito ad un hard rock psichedelico tagliente,
aggressivo, oscuro e pervaso di synth che ci conducono in scenari dal sapore
mistico e spaziale. Registrato nei Trail Studio di Napoli e masterizzato a New
York, Failing riprende il discorso
già avviato con l’album precedente, andando a marcare ancor di più l’attitudine
rock e mostrando di viaggiare verso la definitiva maturità. L’utilizzo
dell’inglese avvicina i campani al panorama internazionale di band simbolo come
Pontiak, Black Mountain (forse la loro vera fonte d’ispirazione) e Arbouretum,
complice anche un sound sempre più attuale, energico e dalle atmosfere
imponenti. I cinque brani di questo come back sono piuttosto diretti, hanno una
forza quasi heavy, già a partire dall’iniziale title track, un hard
psichedelico tratteggiato dai sintetizzatori che sono specchio fedele di cosa
dobbiamo aspettarci nella mezz’ora scarsa dell’album. Sensazioni doom in Rise your hands, brano dall’andamento
quasi solenne ed epico, mentre Down from
a Mountain è una bella ballata oscura dal sapore
settantiano. We wanna Know torna su
territori hard psych, prima della conclusiva cavalcata Don’t Anyone, forse il pezzo più interessante tra i presenti,
soprattutto nella parte centrale, ben strutturata e maestosa. I Miriam in Siberia
convincono e si muovono con qualità lungo percorsi hard e psichedelici sempre
piuttosto oscuri, ispirandosi a quanto accade con ottimi risultati in America,
utilizzando in maniera efficace i synth e l’hammond dal vago sapore progressive.
Gruppo da tenere d’occhio. (Luigi Cattaneo)
Qui di seguito il link per ascoltare Failing
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