Una nuova uscita che
profuma di vintage. Anzi, arriva proprio da quel periodo storico del
progressive italiano che tanto affascina gli appassionati e tanto viene
criticato dai detrattori. Difatti il lavoro in questione è stato registrato in
un'unica sessione venerdì 13 ottobre 1972 e solo ora viene ristampato e
pubblicato dalla Black Widow. Con pregi e difetti che ne derivano. La band
fiorentina nasce già nel 1964 e ad inizio anni ‘70 comincia a proporre live
quella che sarebbe diventata la suite che possiamo ascoltare in questo disco
che non ebbe modo di essere pubblicato 40 anni fa. Vengono qui rispettati tutti
i clichè del genere hard prog, quindi l’amore per band storiche come Deep
Purple e Led Zeppelin, oltre a quello per il nascente movimento italico. Guidati
dai fratelli Ponticiello (Ugo, Raffaele e Vincenzo), gli Spettri incisero una
suite divisa in quattro parti ed anticipata da un introduzione volta a spiegare
il senso del testo (la critica ad una società senza reali valori). Ma oltre
all’indubbio fascino di un’opera inedita c’è realmente di più? Non troppo,
anche se sicuramente la band e il prodotto in sé mostrano degli spunti
interessanti. Forse però prevale il valore storico e archivistico della
scoperta anziché quello musicale comunque apprezzabile. Perché, è bene dirlo, le
composizioni risultano discrete ma non hanno la forza per emergere totalmente neanche
se con il cuore e la mente si fa un salto temporale all’indietro. C’è dunque in
questo esordio quanto ci si poteva aspettare da una delle tante band di
quell’era, il canto potente ma non troppo armonioso di Ugo, l’organo hammond in
bella evidenza suonato con feeling e riff di chitarra dichiaratamente hard. Insomma
un incrocio tra i Black Sabbath e gli Iron Butterfly, senza tralasciare gli
italiani Rovescio della Medaglia, in quello che è ideale incontro tra heavy e
progressive rock. Palese quindi che gli Spettri non aggiungano nulla a quanto
già emerso dal panorama nostrano anche se il background e la potenza dei
fiorentini se fossero state ben incanalate avrebbero potuto portare ad un
risultato più alto. Difatti non bisogna dimenticare i mezzi di incisione e l’esiguo
tempo a disposizione nel registrare l’album. Sarebbe bello e giusto dare ai
cinque una nuova opportunità per mostrare il loro valore, che sono sicuro può
emergere ora con maggiore nitidezza e consapevolezza. (Luigi Cattaneo)
Incubo (Video)
Bellissimo! !!
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