lunedì 29 dicembre 2014

MÈSÈGLISE, L'assenza (2013)


Esordio per i Mèsèglise, band a cavallo tra folk, cantautorato e progressive, nata da un’idea di Paolo Nannetti (autore di parole e musica, nonché tastierista e fisarmonicista della formazione), Marco Giovannini (voce dei Sithonia) e Maurizio Lettera (batteria). L’assenza è un album che in realtà ha pochi punti di contatto con il prog e che mira a colpire l’ascoltatore soprattutto attraverso una scrittura semplice e scevra da eccessi ma non per questo banale o scontata. Giovannini si stacca da quanto fatto con i veterani Sithonia per affrontare un percorso più lineare, senza orpelli e molto melodico. Qualche spunto prog inevitabilmente si palesa nel tocco tastieristico di Nannetti e in qualche frangente strumentale cucito all’interno della forma canzone ma il tutto è riconducibile ad un gradevole folk cantautorale che probabilmente non attirerà l’attenzione dei progster più accaniti. L’iniziale 16 Marzo spiana la strada e non lascia adito a fraintendimenti, con tanto di chorus di facile presa. La title track ha una lieve vena malinconica, mentre ha un mood più progressivo Il Fiore e la Finestra. Ottima l’atmosfera nostalgica di Stelle di Lefkos, il break simil prog di Sole in città e la suadente classicità di Così è stato. Più leggera ma comunque piacevole è F.T.M., ma è solo un momento prima della cantautorale La risposta e delle oscure La fotografia e Trasparenze. Chiudono il lavoro con garbo Un ottimo atleta e la breve Mare di cartone, due momenti delicati e soavi, un po’ come tutto il disco. L’assenza è un album indirizzato soprattutto a chi ama il cantautorato e pone attenzione all’aspetto testuale e non solo a quello musicale, qui comunque curato, soprattutto in fase di arrangiamento e nella scelta dei suoni. Un applauso anche alla Lizard, sempre attenta nello scoprire e dare spazio a piccole e meritevoli realtà. (Luigi Cattaneo)

Trasparenze (Live)

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