I Liberae Phonocratia
sono un nuovo progetto incentrato sulla fusione di stili differenti,
ascrivibili peraltro al panorama jazz rock e fusion internazionale ma anche
italiano. La fantasia a questo trio non manca (Stefano De Marchi alla chitarra,
Daniele Cortese al basso e Fabrizio Carriero alla batteria e alle percussioni)
e l’album d’esordio presenta una serie di piccoli spunti prog che
impreziosiscono ancora di più il disco. Influenze ben calibrate in una
miscellanea di suoni che trovano libero sfogo soprattutto nei pezzi più lunghi
(i nove minuti di Placide Acque ma
anche i dieci della conclusiva Hare
Kitsch & Veganization), quelli in cui i milanesi possono lasciare
scorrere la loro enfasi creativa. Le buone doti individuali sono al servizio di
composizioni complesse ma fresche, che partono dal jazz rock per toccare punte
progressive senza dimenticare l’improvvisazione, che pare essere una delle
peculiarità maggiori della band. Presuntrogloland vive su queste coordinate, senza restrizioni o paletti
superflui, regalandoci altissimi momenti strumentali, dinamici e discendenti
diretti della stagione settantiana italiana, pur senza essere particolarmente nostalgico.
L’interplay tra i tre è ottimale, ognuno si esprime con gusto e qualità e il
lavoro, pur se completamente strumentale è davvero scorrevole e ben costruito,
tra fraseggi più immediati e altri maggiormente ostici. Per maggiori
informazioni visitate il sito http://www.liberaephonocratia.com/ (Luigi Cattaneo)
Lingua d'asfalto (Video)
bella recensione!
RispondiEliminaStefano
Grazie Stefano!
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