Nati nel 2009, i Lola
Stonecracker propongono un micidiale e scoppiettante hard rock imparentato con
il grunge, un po’ come fatto negli anni da band come Creed e Alterbridge. Il
loro stile prevede quindi una buona carica dinamica sempre improntata su
melodie ariose e facilmente memorizzabili, con chorus immediati e un’adeguata
preparazione tecnica. Alex Fabbri (voce), Daw Dave (chitarra), Andrea Ferriani
(chitarra), Diego Quarantotto (basso) e Christian Cesari (batteria) propongono
un rock tirato, pieno di groove e accostabile a Brad e Saliva. Il gruppo ha
qualità e un background solido, una carica live evidente (basti ascoltare brani
come Jigsaw o Witchy Lady in cui fa la sua comparsa anche Pier Mazzini alle
tastiere, presenza a dire il vero abbastanza costante nel disco) che ha
permesso loro di andare in tour con Faster Pussycat, Gilby Clarke e John
Corabi. Questo primo lavoro è pieno di grandi canzoni, catchy e tirate al punto
giusto e oltre al bravo Mazzini va sottolineata la partecipazione di Roberto
Priori (Danger Zone) come chitarrista solista in Jekyll and Hyde e Mc Kenny’s
place e Ace Von Johnson (Faster Pussycat), anche lui alla chitarra in Using my tricks. Doomsday breakdown è un viaggio on the road che attraversa più di
20 anni di hard rock e street, a cavallo tra l’epopea d’oro dei Jon Bon Jovi e
dei Guns N’ Roses, per poi soffermarsi sul periodo di scoperta del grunge
storico e di quello più attuale, sempre tenendo a mente spontaneità ed
essenzialità. Ritmiche corpose, chitarra in primo piano, una voce calda ed
espressiva e i tappeti tastieristici fanno di questo debut un album
intelligente ed altamente godibile. Non mancano anche momenti più riflessivi ma
lungo l’oretta del disco i Lola Stonecracker dimostrano quanto sappiano essere
sanguigni e diretti. Esordio di spessore a tratti anche sorprendente per forza
e dinamismo. (Luigi Cattaneo)
Jigsaw (Official Video)
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