martedì 19 aprile 2016

RANESTRANE, A space odissey - Part II - H.A.L. (2015)


A space odissey – Part II – H.A.L. è il secondo capitolo della trilogia dedicata al celebre film di Stanley Kubrick, ennesimo concept filmico ispirato e ottimamente composto dai RanestRane. I romani si confermano una band atipica e unica all’interno della scena prog, un gruppo che avanza per visioni, suggerisce immagini e crea suspence pur trattandosi di pellicole estremamente conosciute. Questo nuovo lavoro (il quarto) sintetizza ancora una volta le diverse fonti da cui attingono i capitolini, artefici di un suono che incontra il progressive sinfonico dei ’70, le colonne sonore e il new prog ottantiano ma sempre modulato con un piglio autonomo e solo in parte passatista, mantenendo ben saldi i canoni che li accompagnano dal primo e illuminato Nosferatu, taglio da opera rock e cura per la forma canzone e per arrangiamenti sofisticati. Daniele Pomo (voce e batteria), Maurizio Meo (basso), Riccardo Romano (tastiere e arpa) e Massimo Pomo (chitarra) firmano una seconda parte elegante, sontuosa nei tanti frangenti strumentali e molto coinvolgente in quelli cantati (Freddo al cuore e Buio intorno assolutamente imperdibili). Il proseguo della narrazione non delude le attese e segue la scia del già acclamato predecessore (A space odissey – Part I – Monolith), divincolandosi efficacemente tra momenti complessi e altri più immediati, con il racconto, drammatico e ipnotico che ben predispone verso certe soluzioni sonore. Di grande valore anche in questo caso l’intervento alla chitarra di Steve Rothery dei Marillion, presente in due pezzi (lo straripante crescendo di Spacewalk e la buonissima La perfezione che si cerca) e sempre molto emozionale con il suo fine tocco. H.A.L. è quindi l’ennesima grande prova di un ensemble che fa della coralità e del lavoro minuzioso sui particolari un vero punto di forza. (Luigi Cattaneo)

Buio intorno (Video)

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