venerdì 29 luglio 2016

FORKLIFT ELEVATOR, Killer self (2016)


Fresco di pubblicazione, Killer Self segna il come back dei Forklift Elevator, band padovana che aveva debuttato solo 1 anno fa con l’interessante Borderline. Questo nuovo disco somiglia in realtà ad un ep più che ad un full lenght vista la sua breve durata (poco meno di 30 minuti) ma tanto basta per risultare solido e piuttosto ispirato. Se la base di partenza fu un New Metal a stelle e strisce, oggi i Forklift Elevator puntano su passaggi più pesanti e ispirati al trash metal anni ’90 dei Pantera o a quello contemporaneo e alternative degli Hellyeah. Devo dire che tutto funziona in Killer Self, album che si contraddistingue per l’ottimo lavoro della sezione ritmica (martellante la coppia formata da Marco Daga al basso e Andrea Segato alla batteria), per i fraseggi tra le due chitarre (Uros Obradovic e Mirco Maniero) e per la convincente prova vocale di Stefano Segato. Dopo una breve intro si parte in quarta con Bagger 288, una vera mazzata con tutti i cromosomi del genere. Anche The 8th sin non scherza affatto in quanto a dinamismo e potenza, così come interessante è la contrapposizione tra parti melodiche ed estreme della seguente Deception. Si continua a muovere nel thrash classico Black hole, mentre non dispiace l’andatura doomy di I executor, un aspetto che potrebbe anche essere maggiormente valutato in futuro. Chiusura affidata ad Hidden side, che conferma la bontà del progetto che può sicuramente entusiasmare i fan di Pantera, Extrema e Annihilator. (Luigi Cattaneo)

Bagger 288 (Live @ Wings of Bea Metalfest)

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