Esordio positivo per i
Perspectives of a Circle (Lorenzo Corsi alla voce, al flauto e alla chitarra,
Tommaso Calemme alle tastiere e alla voce, Lorenzo Politi alla voce e alla
chitarra, Francesco Marchetti alla voce e alla batteria e Vittorio Pagano al
basso), band dalle raffinate doti di scrittura e che punta molto sull’aspetto
emozionale, una caratteristica non sempre presente nei gruppi prog. L’ensemble
ha una range tecnico rilevante e che predispone per costruire dinamiche
articolate e suggestive, evidenziando tutto il potenziale di Masks Faces Whispers. L’album alterna
brani molto strutturati (le due parti di Waves
rolling down the hills) ad altri più immediati (La scala che scende), mostrando fluidità nell’imporre anche i
canonici tempi dispari del genere applicati a parti ora vicine all’heavy, ora
accostabili agli anni ’70 di Jethro Tull e Premiata Forneria Marconi. Pur nel
suo essere complesso, il lavoro è piuttosto scorrevole e immediato (indicativi pezzi
come la conclusiva e ottima Fallen
Bridge/100000 o la potente Whispers,
che unisce hard prog e jazz), presenta elementi riconducibili a quarant’anni fa
ma calati nel contesto attuale, un po’ come hanno fatto in tempi recenti Steven
Wilson e gli Haken. Un filo conduttore che parte da lontano ma che non annacqua
la musica dei Perspectives of a Circle, che riescono a portare la loro arte
nella contemporaneità risultando in qualche frangente quasi sorprendenti nell’essere
così freschi e moderni. Masks Faces
Whispers è un gran bel punto di partenza per il gruppo, che da qui in
avanti può e deve ulteriormente migliorarsi e affinare le proprie qualità. Che
sono tante e di valore. (Luigi Cattaneo)
Ego (Video)
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