domenica 11 settembre 2016

DIRAXY, {The Vagrant} (2016)


Primo full lenght per i Diraxy (Dario Freddi alla voce, alla chitarra e alle tastiere, Federica Manenti e Anna Freddi alle voci, Marco Le Grazie alla chitarra, Andrea Arrotta al basso e Paolo Ossoli alla batteria), band che avevamo già segnalato per l’uscita dell’interessante ep The Vagrant: First steps del 2015 e che qui confermano le buone impressioni con questo debutto. Il metal prog di nuova generazione di act come Tesseract o Karnivool ben si sposa con qualche atmosfera wilsoniana, un connubio che sta attraendo tante nuove band e che i Diraxy fanno loro in maniera compiuta, sviluppando una fisionomia che fa della forza d’insieme un punto fermo. La trama concept favorisce certi dettagli strutturali e anche un buon dinamismo, mostrando un gruppo che sta rifinendo con cura il proprio sound ma che ha già fatto un piccolo passo in avanti rispetto all’ep di 1 anno fa. I milanesi hanno costruito, attraverso un complesso di elementi, un racconto credibile e coinvolgente (il tema alla base è l’influenza della casualità nella vita quotidiana) in cui i suoni di diversa estrazione si amalgamano in modo fluido, condensando le esperienze tipiche del metal e del djent con quelle più classiche del progressive. I Diraxy, attraverso tre protagonisti, narrati con altrettante voci e atti (Act I – A twist of fate, Act II – Action and reaction, Act III – Beyond this world) miscelano la giusta dose di potenza con un parallelo gusto melodico, un unione che rende {The Vagrant} un’album da ascoltare con attenzione e che può risultare estremamente gradevole soprattutto tra i più aperti tra gli ascoltatori di prog. (Luigi Cattaneo)

The Vagrant (album trailer)

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