Avevamo lasciato gli
abruzzesi Kotiomkin alle prese con un eroe d’altri tempi (Maciste nell’inferno dei morti viventi del 2014) e li ritroviamo
immersi in un viaggio in lande sperdute in compagnia della celebre Emanuelle. Squartami tutta – Black Emanuelle goes to
hell racconta della setta del Dio Kito e del suo capo, l’albino O’Hara, e
di come il commissario Frank Baiocchi (detto Prunella Ballor) decida di
coinvolgere la famosa fotoreporter Emanuelle con l’intento di farla infiltrare
tra gli adepti del culto, in quello che diventerà un viaggio allucinato tra
rituali esoterici, orge e droghe che porteranno la disinibita giornalista sino
alle porte dell’inferno. La dedica a Joe D’amato (nome d’arte di Aristide
Massaccesi) chiarisce l’amore del trio (Enzo Zeder al basso, Davide Di Biagio
alla chitarra e Gianni Narcisi alla batteria) per le soundtrack, qui proposta
in chiave stoner e imbevuta di vintage, psichedelia e vanità progressive,
lasciando a brevi narrazioni tratte dal film il compito di aprire o chiudere il
pezzo, una scelta a tratti esaltante e che ha creato un filo conduttore senza
l’uso di testi. Difatti gli otto strumentali presenti non hanno affatto bisogno
di parti cantate per trasportare efficacemente negli scenari del film, sia nei
momenti più tirati (Emanuelle:
fotoreporter disinibita) che in quelli maggiormente narrativi (la malvagia El queso del diablo). L’amore per gli
anni ’70 si palesa in ottimi pezzi come Orgia
rituale o Prunella Ballor, che
riportano in auge un certo cinema di genere, i cosiddetti b-movies riscoperti
in anni recenti da tanti appassionati. Rispetto però ad ensemble come L’albero
del veleno o gli Anima Morte, i Kotiomkin hanno un background che si fonda
sullo stoner e sul doom, infarcito quindi di riff potenti e cadenzati, ritmiche
solide e una certa predisposizione per pellicole cult e rare prodotte dal
nostro paese. Da qui nasce un platter di spessore che risulta avvincente e
interessante per tutta la sua durata e non fa altro che confermare la bontà del
progetto dei tre marchigiani, lasciando una certa curiosità su che cosa
potrebbero omaggiare nel prossimo disco. (Luigi Cattaneo)
Black Emanuelle goes to hell (Video)
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