Ep d’esordio per i
Lurking Fear, un trio di Figline Valdarno nato 5 anni fa dall’amore per l’heavy
di Mirko Pancrazzi (chitarra), Fabiano Fabbrucci (basso e voce) e Stefano
Pizzichi (batteria). I brani di Grim
tales in the dead of night rimandano al metal settantiano e alla NWOBHM dei
primi ’80, con un suono che è distillato di Mercyful Fate, Iron Maiden e Angel
Witch. I testi invece si rifanno ai classici della letteratura horror di inizio
900 (come Edgar Allan Poe) e in generale a tutto ciò che è macabro e grottesco,
elementi ideali per irrobustire il sound con citazioni anche del King Diamond
solista e dei primi Death SS. Un bel tuffo nel passato, un periodo d’oro per
questo tipo di musica che ancora oggi fa proseliti e che i toscani omaggiano in
ogni nota del lavoro, senza preoccuparsi di essere originali o moderni e proponendo
uno stile ben radicato nella cultura heavy. 5 pezzi dove i Lurking Fear non
concedono fronzoli, risultano diretti e battaglieri, con i riff di Pancrazzi
essenziali e solidi e ritmiche volte a sorreggere un cantato aggressivo e in
linea con il mood della produzione. Poco più di 30 minuti in cui il substrato
hard si amalgama con frangenti più melodici pur senza concedere nulla al
leitmotiv dell’intero disco, che non prevede grosse variazioni sul tema
(aspetto su cui magari si potrà lavorare in futuro). Chi cerca novità rimarrà
deluso. I toscani sembrano usciti proprio da un’altra era storica e sono fieri
di apparire così, risultando credibili appassionati di un genere immortale e
sempre stimolante. Buonissimo l’attacco di Watching
eye, convincente pezzo iniziale che lascia spazio a Lady of Usher, brano in cui emerge anche la buona tecnica del trio.
The strain ha al suo interno
interessanti parti strumentali, mentre in I
am e nella conclusiva Flesh and soul fanno
capolino echi sabbatiani. Grim tales in
the dead of night è un primo passo gradevole, sicuramente migliorabile
sotto qualche aspetto ma che non può non incuriosire gli amanti dell’heavy
primordiale che tanta importanza ha rivestito nella crescita del movimento.
(Luigi Cattaneo)
Watching eye (Video)
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