The C.
Zek Band: rock, funky, soul per menti libere! Con questa presentazione
il quintetto (Christian Zecchin alla chitarra e alla voce, Roberta Dalla Valle
alla voce, Nicola Rossin al basso, Matteo Bertaiola all’organo hammond, al
rhodes e ai synth e Andrea Bertassello alla batteria) scandisce umori e
influenze di una vita, passando dalla forza di Janis Joplin alle melodie senza
tempo dei Beatles, dal folk del menestrello per eccellenza Bob Dylan al rock
immortale dei Rolling Stones. Il gruppo nasce due anni fa sulle ceneri del trio
blues Almost Blue, da un’idea di Zecchin, musicista ed insegnante con alle
spalle esperienze con Big Street, Major7 e Chakra’s Band. Evitando approcci
didattici alla materia e prediligendo fantasia e sentimento nasce Set you free, otto canzoni inedite più Gimme Shelter degli Stones in cui si
palesa la bella prova della Dalla Valle, un po’ Etta James, un po’ Stevie Nicks
e una sezione ritmica corposa, oltre che i bei tappeti creati dalla mano di
Bertaiola e la creatività chitarristica di Zecchin. L’ensemble si muove quindi
su un territorio vintage, mostrando un evidente attrazione per act storici del
passato, quelli che hanno influenzato generazioni di musicisti e che anche qui
trovano posto, all’interno di un r’n’r funkeggiante e zeppo di soul. I veronesi
hanno davvero anima e passione e tutto ciò si sente dal vitale inizio di John Corn, davvero pieno di groove e
dalla seguente I’m so happy, dove
ogni particolare è al posto giusto. Tell
me è uno dei brani più vivaci ed efficaci tra i presenti, mentre Kissed love è la classica ballata
lievemente psichedelica posta saggiamente dopo tre pezzi sostenuti. La title
track mostra il lato più blues del progetto, con chitarra e tastiere in bella
mostra e anticipa il già citato rifacimento di Gimme shelter. Si va verso la conclusione con la spigliata Boring day, il brio contagioso di It doesn’t work like this e la lunga Drink with me, che finisce addirittura
per avere delle reminiscenze quasi prog e psych (d’altronde è lo stesso Zecchin
a citare Pink Floyd e Grateful Dead tra i suoi riferimenti). Set you free è un pregevole compendio
del percorso sin qui svolto dal leader, gradevole e ben suonato dalla prima
all’ultima nota, un vero tuffo al cuore per gli amanti di un certo tipo di rock
blues. (Luigi Cattaneo)
John Corn (Official Video)
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