Attivi da quasi 10
anni, i milanesi Wine Guardian (Lorenzo Parigi alla chitarra e alla voce,
Stefano Capitani al basso e Davide Sgarbi alla batteria) propongono un
progressive metal in cui appaiono forti anche le radici classiche del genere
che rimandano ad Iron Maiden e Judas Priest. Dopo il non impeccabile Fool’s paradise del 2013 i tre spostano
il tiro verso lidi decisamente prog e ciò emerge nel nuovo Onirica, full lenght più vicino a Rush e primi Queensryche. Ovviamente
non mancano episodi trasudanti potenza heavy ma i momenti più coinvolgenti sono
quelli ragionati, strutturati con maggiore cura e arricchiti da interessanti
spunti vicini anche ai canoni estetici del prog rock. L’iniziale Time machine è un power prog con un riff portante canonico ma perfetto per supportare l’intera
struttura della song, mentre la title track, sicuramente meno immediata con i
suoi nove minuti, mostra un gruppo fantasioso anche nel suo essere vintage. Il tocco
epico e lievemente pomposo donano un’aurea fastosa che viene spazzata via da Periphery (Onirica II), composizione
sicuramente più tetra e contemporanea. Il lieve rallentamento di The drifter permette di scoprire anche
un’altra anima dei milanesi e di far capire come ci sia stata una maturazione
in questi anni di gavetta. Grapes of
wrath (Onirica III) si contraddistingue per un metal raffinato e oscuro, The Black Decameron è una sorta di epica
suite, tenebrosa (anche per via del misterioso argomento) ed energica, in cui
si percepisce anche il contributo di Tommaso Sgarbi ai synth, per quello che è
uno dei pezzi clou del platter, soprattutto per le atmosfere che mi hanno
ricordato quelle di Irae Melanox degli
Adramelch. Il finale di Nebula è tra
i momenti più diretti, un’istantanea heavy di un background ancora ben presente
nel gruppo. Il disco è un bel passo in avanti, piacevole per tutta la sua
durata e con alcuni picchi sopra la media generale, mostra un ensemble che ha
potenziale e idee ancora da sviluppare, un percorso da compiere insieme ad una
produzione maggiormente curata che possa esaltare la vivacità istintiva di tale
proposta. (Luigi Cattaneo)
Nebula (Video)
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