Attivi dal 2011, i
Closer sono un quintetto formato da Simone Rossetto (voce), Andrea Bonomo
(chitarra), Nicola Salvaro (chitarra), Manuele Stoppele (basso) e Danilo di
Michele (batteria) ed Event horizon è
il loro secondo disco dopo My last day del
2014. L’esperienza accumulata grazie ai live (anche in Inghilterra) e
l’interesse della sempre attenta Andromeda Relix sono il biglietto da visita
della band veronese, che si presenta in ottima forma già a partire
dall’iniziale Here I am, per poi
caricare in termini di lirismo con Illusion.
I Creed con il loro grunge di fine ’90 e la successiva incarnazione negli Alter
Bridge sembrano due tra i riferimenti più acclarati, ma non mancano spunti
trash e incursioni nell’alternative metal a stelle e strisce, background che
emerge nelle strutture di Battle within o
Wait for me, che uniscono melodia e
aggressività in maniera piuttosto fluida. Queste due anime vanno a braccetto
per tutto il disco, mostrando un bel songwriting e idee in quantità, il tutto a
sostegno di trame che meriterebbero una diffusione senz’altro maggiore, vista
anche l’appetibilità della proposta. L’interplay tra le due chitarre crea una solida
base, a cui contribuisce anche una sezione ritmica piuttosto compatta, su cui
emerge la bella vocalità di Rossetto, sempre attento nel dare la giusta enfasi
a brani come Beyond the clouds e Untouchable. Bel ritorno davvero per i
Closer, che ci consegnano con Event
horizon un disco robusto e denso di contenuti. (Luigi Cattaneo)
Wait for me (Video)
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